MI FIDO DI TE – Ripensare l’educazione

Mentre noi ci stupiamo dei cambiamenti in atto all’interno del mondo giovanile, i ragazzi ci chiedono di risintonizzarci su un nuovo modo di vivere, sì perché del resto non è obbligatorio fare come si è sempre fatto.

Occorre quindi prendere contatto delle novità di cui sono portatori, di come oggi rimangono in contatto con gli altri, di cosa li affatica nel sognare il futuro, come aiutarli a sentirsi adatti e capaci a questo compito così importante, comunicando loro che ce la possono fare.

Per favorire tutto questo, è necessario stabilire relazioni corrette con loro, basate sulla fiducia. Come adulti dobbiamo credere e dimostrare che è possibile il nascere di uno spazio di vita dove giovani e persone adulte o anziane, riescono ad allearsi fra di loro in un cammino comune.

Non è possibile compiere il cammino appena proposto senza sperimentare la necessità di rimettersi in gioco innanzitutto noi adulti, di affrontare anche le fatiche e i limiti che accompagnano l’opera educativa.

L’approccio che troverete è di tipo spirituale, dove questo termine fa riferimento allo Spirito del Risorto che soffia in ogni vita e che per questo coinvolge tutto quanto in essa passa, tutta quanta la persona con le sue diverse dimensioni è chiamata a mettersi in gioco e trovare un punto di sintesi. Per questo l’esigenza di un approccio spirituale chiede di passare attraverso tutto il dato umano, corporeo e psicologico che appartiene allo specifico di ogni essere umano, con il coraggio di non fermarsi lì.

Sommario

Introduzione.  

  1. PASSI PER UNA CONVERSIONE EDUCATIVA. Alcuni luoghi di conversione.  Un cambiamento di atteggiamento.  La vita al centro.  Dai giovani di oggi suggerimenti per un nuovo modello di Chiesa.  Una generazione di orfani.  Un amore gratuito: la mistica dell’educatore.  Questione di prospettiva.  I giovani ci sono, ma noi non abbiamo tempo.  Adulti e giovani: è possibile incontrarsi?  Tre passi, tre compiti, tre limiti.  Riconoscere, interpretare, scegliere.  Sono guariti, e noi?  Chiamare per nome: un’attenzione a tutti.  Il masso è già rotolato via.  Dal castigo alla relazione.  Pensare prima di agire.  Dalla pianta di fico imparate la parabola.  Mi stai diludendo.  Solidali nel faticare insieme.  Peripatetico.  A un’educatrice.  A una mamma.  
  2. PROSPETTIVE. Un’organizzazione diversa per l’annuncio della fede alle nuove generazioni.  Ripensare l’agire della comunità cristiana.  Se i giovani cambiano, la scuola non può rimanere la stessa.  Desiderio, sessualità, amore.  Internet, smartphonesocial network.  Lasciateli sbagliare.  Emmaus: il cammino di due giovani di oggi.  Sogno e realtà sull’educatore.  Conclusione.  Bibliografia.

Note sull’autore

Paolo Tondelli, prete nella diocesi di Reggio Emilia-Guastalla, si occupa dei giovani e della formazione degli educatori. Assistente ecclesiastico dell’Agesci, è redattore di un blog che tratta tematiche legate all’educazione (http://donpaolotondelli.blogspot.it) ed è autore di Adolescenti e Vangelo. Una ricerca di alleanza (Paoline 2015) ed EducArte. In cammino con gli adolescenti (Messaggero 2017).