Maltempo. Nord devastato. In Piemonte una vittima e almeno 22 i dispersi

Avvenire

In Val d’Aosta un vigile del fuoco volontario di Arnad è morto a causa del maltempo. Il Mose “difende” Venezia dall’acqua alta
Il crollo di un ponte sul fiume Sesia, nel Vercellese

Il crollo di un ponte sul fiume Sesia, nel Vercellese – Ansa

Venerdì 2 ottobre ci sono state intense piogge in tutto il Nord-Ovest, che hanno causato estesi allagamenti, alluvioni e frane. E’ allarme per maltempo al Nord Italia. La Protezione civile ha diramato l’allerta rossa per Liguria, Lombardia e Veneto. Ma tra le zone più colpite ci sono anche Piemonte e Valle d’Aosta. A Venezia si alzano le dighe del Mose. Conte: “Il governo monitora la situazione, massima attenzione“.

 

PiemonteAlmeno 22 dispersi concentrati nelle province di CuneoVercelli e Biella. Interi paesi isolati, case e strade devastate. È estremamente critica la situazione che si è venuta a creare nella notte in molte zone del Piemonte in seguito alle forti piogge che si sono abbattute sulla regione a partire dal pomeriggio di venerdì, provocando esondazioni, frane, allagamenti e ingenti danni a edifici e infrastrutture. Le zone più colpite l’alto Cuneese e la Valsesia.

 

Il Po si è gonfiato di quasi 3 metri nelle ultime 24 ore sotto la spinta dei nubifragi che si sono abbattuti sul nord Italia fra Piemonte, Liguria e Lombardia. E’ quanto emerge dal monitoraggio di Coldiretti sui livelli del grande fiume al Ponte della Becca a Pavia in relazione all’ultima ondata di maltempo che sta causando frane e allagamenti, con numerosi dispersi.

 

 

 

Il fiume Sesia in piena nel Vercellese

Il fiume Sesia in piena nel Vercellese – Ansa

 

La prima vittima è stata ritrovata in Valesesia, nel Vercellese: è Samuel Pregnolato, 36enne di Quarona (Vercelli). Disperso dalla scorsa notte, il suo cadavere è stato ritrovato nel pomeriggio sulla riva del fiume Sesia, in località Bettole, frazione di Borgosesia. Si è salvato il fratello di 21 anni, Nicolas, che viaggiava con lui, individuato inizialmente, a causa della concitazione degli eventi, come la vittima dell’incidente. Il 36enne era alla guida dell’auto quando una parte della strada Doccio-Crevola, attorno alle 2,30, ha ceduto per la forza dell’acqua. La loro auto è stata inghiottita dal fiume, ma solo il fratello minore ha avuto la prontezza di slacciarsi le cinture e mettersi in salvo dalla corrente. Sotto choc, il giovane ha raccontato ai soccorritori l’accaduto.

 

Nel frattempo è sopraggiunta una nota della Prefettura di Cuneo sul fatto che non abbia senso parlare di dispersi, ma “di persone al momento non rintracciabili. Si tratta di italiani e tedeschi, ieri in transito per la Val Roya, in Francia, che è isolata e senza linee telefoniche”. Tra le 16 persone di cui non si hanno notizie ci sono anche due nonni tedeschi con i nipoti. Sarebbero bloccati tra Vievola e Tenda, sempre in Francia, mentre i soccorritori francesi cercano da sabato mattina di portarli in salvo in elicottero insieme ad altri residenti della zona.

 

 

 

 

 

Il Mose in azione

Il Mose in azione – Ansa

 

Veneto. A Venezia alza per la prima volta le dighe del Mose per fronteggiare l’acqua alta. Le 58 paratoie mobili si sono sollevate per un’ora e 17 minuti nella prova-test di questa mattina. Si sono sollevate in un’ora e 17 minuti le paratoie del Mose alle bocche di Porto della Laguna di Venezia e la marea oltre le barriere resta bassa. A Piazza San Marco per ora non c’è acqua. “La Basilica è asciutta, asciutta. E’ la prima volta ed è un dato importantissimo” ha detto il primo procuratore di San Marco a Venezia, Carlo Alberto Tesserin. In Laguna la marea non si è alzata e Piazza San Marco è rimasta all’asciutto. Il presidente della Repubblica,
Sergio Mattarella, ha telefonato al sindaco di Venezia
, Luigi Brugnaro, manifestando soddisfazione per l’esito del test odierno del Mose. Lo ha reso noto il Comune di Venezia.

Liguria. Nella notte il fiume Roya ha rotto gli argini ed è esondato a Ventimiglia, allagando diverse strade. Crollata la passerella Squarciafichi, luogo simbolo della città, travolta dalla furia del fiume, mentre un autobus è rimasto bloccato con l’acqua arrivata all’altezza dei finestrini, mentre la pioggia ha continuato a cadere copiosa per ore. Sono bastati pochi minuti perché gli allagamenti coinvolgessero tutto il centro città, con diversi negozi e case a danneggiate, riempite di fango e acqua.

«Stiamo procedendo a liberare la città dal fango – ha detto il sindaco di Ventimiglia Gaetano Scullio – è tutta la notte che siamo operativi. A breve partiranno i primi escavatori e nel frattempo controlliamo il funzionamento dei servizi essenziali: telefono, luce e gas, ma anche fognature».

 

Resta critica la situazione in Piemonte a causa delle piogge record delle ultime ore

Resta critica la situazione in Piemonte a causa delle piogge record delle ultime ore – Ansa

Val d’Aosta. Un vigile del fuoco volontario di Arnad è morto a causa del maltempo. Secondo le prime informazioni, una pianta gli sarebbe crollata addosso durante un intervento di soccorso nel paese della bassa Valle d’Aosta. La regione è al momento in allerta idrogeologica arancione, e in tutto il territorio sono state segnalate problematiche legate alle intense piogge. Crollato il ponte di Gaby sulla strada regionale della valle del Lys.

 

Emilia Romagna. Un ponte sulla strada statale 45, in Alta Valtrebbia nel Piacentino, è crollato oggi intorno alle 15. Si tratta del Ponte Lenzino, tra i paesi di Marsaglia e Ottone, in comune di Cortebrugnatella, a circa 80 chilometri da Piacenza. Non risulta ci siano feriti. La strada statale che congiunge Piacenza a Genova è chiusa. Il ponte è da anni ammalorato – all’inizio dell’anno è stato oggetto di parziali lavori di messa in sicurezza – e a causarne il crollo potrebbe essere stata la piena del torrente Trebbia, in queste ore particolarmente violenta. L’abitato di Ottone – ultimo comune piacentino ai confini con la provincia di Genova – è ora raggiungibile solo dal versante ligure.

Trentino Alto-Adige. La pioggia insistente ha provocato smottamenti e frane in Alto Adige, che hanno comportato un grande lavoro da parte dei vigili del fuoco, soprattutto nella zona della val Passiria. Sotto osservazione c’è anche il livello del fiume Adige. Il forte vento e l’acqua caduta in grande quantità hanno causato anche problemi alla viabilità, sono quindi state chiuse per motivi si sicurezza diverse arterie, tra cui la strada provinciale della val d’Ultimo e anche quella verso il passo di Costalunga. Chiuse anche la strada verso il passo Rombo è chiusa a partire da San Leonardo, come pure la strada della val Martello a Ganda e il passo di Lavazè.