L’IDEA DI 3BEE Alveari in adozione per difendere la biodiversità

Adottare un Alveare: il Regalo di Natale Eco-Friendly che fa Bene alla Terra

«Se l’ape scomparisse dalla faccia della terra, all’uomo non resterebbero più di quattro anni di vita ». Siccome a dirlo fu Albert Einstein non dovremmo avere molti dubbi sull’importanza di questo insetto. Che sta passando un periodo difficile a causa dei cambiamenti climatici e dell’arrivo di nemici come la vespa vellutina.

Alla loro tutela pensa 3Bee, la “climate tech company” che ha messo al centro la protezione di api e impollinatori. Tra le nuove iniziative, 3Bee insieme a Fantasanremo, dà vita all’Oasi dei fiori durante il Festival. Un progetto di sensibilizzazione per sostenere la biodiversità piantando alberi nettariferi in cui 3Bee e Fantan-Sanremo uniscono le forze per comunicare l’importanza della rigenerazione della biodiversità sensibilizzando il maggior numero di cittadini e imprese al grido di #ImpolliniAMO.

Grazie alla tecnologia di 3Bee contribuire alla salvaguardia delle api è facile. Attraverso il progetto “adotta un alveare”, sul sito dell’azienda, con un clic chiunque può adottare o regalare un alveare. Chi adotta a distanza riceve il certificato di adozione personalizzato e le credenziali per accedere all’app di 3Bee, dove monitorare le api dell’alveare adottato. Al momento della scelta è possibile selezionare la tipologia di fioritura da impollinare e quindi il miele da produrre (tra oltre 40 varietà). Una volta pronto il miele verrà recapitato a casa dell’adottatore. Ogni alveare è curato con metodi sostenibili e gli apicoltori utilizzano la tecnologia 3Bee che permette loro di programmare l’attività e ottimizzarne la gestione, mediante il monitoraggio di peso, temperatura interna ed esterna, umidità e intensità sonora. La tecnologia di 3Bee è un alleato fondamentale: i suoi sistemi di monitoraggio permettono una riduzione del 33% annuo del tasso di mortalità di una colonia di api e ogni adozione consente di proteggere da 1.000 a 10mila api e produrre anche 5 chilogrammi di miele.

Tecnologia creata, nel 2017, da un team di giovani ingegneri guidati dal fondatore e ceo Niccolò Calandri e che oggi impegna 45 lavoratori, da nord a sud, tra i 25 ed i 35 anni e che fattura 3 milioni di euro. Tecnologia sensoristica grande come una moneta – se posizionata nell’alveare – o come uno smartphone, strumenti, spiega Calandri, «che ci permettono di ascoltare i rumori delle api e capire quante sono e come stanno », consapevoli che più ce ne sono più l’ambiente sta bene. Questi microfoni monodirezionali hanno permesso di mappare la Penisola ed «emerge – prosegue Calandri – che il problema è la mancanza di biodiversità, mancano fonti nettarifere» L’attività di 3Bee è quella di «sviluppare percorsi per agricoltori per piantumare appezzamenti idonei fornendo loro tutto (dall’analisi agronomica alle piante) gratis» spiega l’imprenditore. « Abbiamo creato un valore di biodiversità e qui nasce questo nuovo mercato che ci siamo inventati: siamo andati dalle aziende a chiedere se volevano collaborare con noi». Oggi sono circa 600 i brand che, volendo avere un impatto positivo sulle biodiversità , collaborano con 3Bee. Poi ci sono gli impegni sociali, come quello del Natale scorso con l’ospedale Bambin Gesù di Roma dove hanno realizzato un’oasi gratuita da 600 alberi, uno per ogni ospite della struttura. E guardano con attenzione verso i più piccoli, non solo ospedali ma anche scuole, materne e primarie: qui sarà dato un alveare alla classe.

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