Libro: Un Dio inutile

di Vino Nuovo | 23 marzo 2013
Gilberto Borghi ha raccolto in un libro i suoi dialoghi con i ragazzi durante l’ora di religione. Dal volume pubblichiamo l’introduzione

Accanto al nostro Vino Nuovo è arrivato in libreria anche un altro libro che ci riguarda: si intitola Un Dio inutile ed è il volume in cui Gilberto Borghi ha raccolto per l’editrice EdB i suoi articoli con i dialoghi in classe con i ragazzi nell’ora di religione. Storie e riflessioni che i nostri lettori più affezionati hanno imparato da tempo a conoscere ed apprezzare. Dal volume – che è possibile acquistare anche on line attraverso la Libreria online IBS – pubblichiamo l’Introduzione scritta da Giorgio Bernardelli.

Un Dio inutile

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«Da cuore a cuore? Ma oggi si comunica da pancia a pancia…».

Un paio d’anni fa l’ho conosciuto così Gilberto Borghi: con una letera inviata a Vino Nuovo, il blog collettivo che insieme ad alcuni amici avevo fatto partire da poche settimane per provare a riflettere in libertà su Chiesa e cattolici in Italia. Gilberto rispondeva a un nostro articolo in cui commentavamo la scelta di Benedetto XVI di prendere come frase guida per il suo viaggio in Gran Bretagna il motto di S. Francesco di Sales, «cor ad cor loquitur», fatto suo già dal cardinale John Henry Newman che proprio in quei giorni veniva beatificato.

«Per me che incontro settimanalmente 350 ragazzi dai 14 ai 18 anni – ci scriveva Borghi – è palese la distanza comunicativa tra una Chiesa che parla da testa a testa e dei ragazzi che invece comunicano da pancia a pancia, più che da cuore a cuore. E credo che la questione di fondo che sta alla base di questa distanza non sia tanto, o solo, la mancanza di coerenza tra ciò che si predica e ciò che si vive, ma ancora di più la fatica degli uomini e delle donne di Chiesa a capire e a sentire che gli uomini e le donne di oggi hanno un modo di organizzare il senso di ciò che sono e del mondo che li circonda che è profondamente diverso da quello che potevamo avere 30-40 anni fa. E i ragazzi di oggi su questo sono le sentinelle più evidenti».

Quando ho letto queste parole ho deciso che il professor Borghi da Faenza – di cui allora non sapevo proprio nulla – doveva assolutamente scrivere per noi. E non tanto perché era riuscito con un’immagine efficace a raccontare quello che mille convegni non riescono mai a dire, ma per quell’osservatorio privilegiato di cui ci parlava: 350 ragazzi dai 14 ai 18 anni, finalmente guardati per quello che sono. «Racconta quello che succede in classe, fai una specie di diario», devo avergli proposto. E lui ha imbroccato subito il registro giusto. Facendoci conoscere Alice e poi Luca, Mara, Antonella e tutti gli altri. E continua ancora oggi a farlo, visto che il nostro blog va avanti e (anzi) si arricchisce di voci sempre nuove.

Grazie a Vino Nuovo – dunque – sono nati questi articoli che adesso Gilberto ha raccolto in un libro. Due anni di storie che hanno permesso anche a noi (e ai nostri vivacissimi lettori/commentatori) di cominciare a entrare nelle sue classi, ad ascoltare i ragazzi e a guardarci un po’ di più allo specchio attraverso di loro. Scorgendo tante immagini sbagliate di Dio che abbiamo trasmesso loro attraverso gesti e parole piccoli o stereotipati. Ma anche rimanendo a bocca aperta di fronte a certi guizzi che scattano quando – tra un beh e un prof. – un’esperienza forte o il volto di un amico permette loro di intravvedere, anche solo per un attimo, la bellezza del mistero.

È prezioso, allora, questo libro di Gilberto Borghi. Non ho problemi ad affermare che lo ritengo uno dei doni più belli che si possono fare a una Chiesa come quella italiana che sta mettendo al centro in questo decennio il tema dell’educare e si prepara a dedicare alla trasmissione della fede il Convegno ecclesiale di Firenze del 2015. Lo avvertiamo tutti: al di là di tante chiacchiere che ci scambiamo nel mondo cattolico, questa è la sfida vera. Lo ripetiamo in continuazione, però finiamo sempre per balbettarlo. Perché è un compito difficile, certo. Ma non è che forse è anche perché sbagliamo metodo, perché continuiamo a partire dalla teoria, dal «come dovrebbero essere», dal dito puntato contro i «guasti compiuti dalla mentalità dominante»? Senza invece scommettere sul serio su chi abbiamo davanti e – magari – anche condividere qualcuna delle fragilità che loro sperimentano? Da pancia a pancia, appunto.

Sono tutte da scoprire le storie che Borghi racconta e le riflessioni che – a partire dai volti concreti dei suoi ragazzi – lui propone. Credo, però, che tra i tanti pregi di questo libro ci sia anche quello di restituirci il volto più bello dell’ora di religione nelle scuole. Ne parliamo veramente poco nelle nostre comunità: il sospetto è che non ci crediamo molto a questo strumento. Tutti gli anni guardiamo le statistiche sulla scelte delle famiglie e dei ragazzi fondamentalmente per vedere se ancora «teniamo». Ma di quanto accade là dentro non sappiamo praticamente nulla.

Questa è un’ottima occasione per conoscere – attraverso Gilberto – anche il lavoro quotidiano di tanti altri insegnanti di religione. La passione, la fatica, la serietà e anche le contraddizioni entro cui svolgono il loro compito; senza invasioni di campo (perché non è e non può essere l’ora di catechismo), ma anche senza rinunciare a rendere ragione della propria fede di fronte alle domande che arrivano dall’ultimo banco. E (come racconta Borghi) con un cuore aperto al dialogo anche con chi in teoria avrebbe scelto di non esserci, ma poi magari per noia o per qualche ragione strana in classe si fa vedere.

Passione e rispetto per l’altro, fede amica della ragione e insieme aperta al dialogo con tutti: vuoi vedere che per capire cos’è davvero la «nuova evangelizzazione» bisogna rimettere il naso dentro la scuola?

Borghi Gilberto – Un Dio inutile. I giovani e la fede nei post di un blog collettivo

Un Dio inutile. I giovani e la fede nei post di un blog collettivo Titolo Un Dio inutile. I giovani e la fede nei post di un blog collettivo
Autore Borghi Gilberto
Prezzo
Sconto 15%
€ 11,90
(Prezzo di copertina € 14,00 Risparmio € 2,10)
Dati 2013, 192 p., brossura