Lettorato alle donne, la prima volta a Prato (e in Toscana) dopo l’apertura di papa Francesco

Per la prima volta a Prato – e in Toscana – due donne riceveranno il ministero del lettorato. Lo conferirà il vescovo Giovanni Nerbini domenica 12 giugno, durante la messa delle 11,30, nella chiesa di San Pio X. I candidati in tutto sono tre: Teresa Cantileno e Sandra Minucci, e un uomo, Domenico Cifaldi.

Il lettorato prevede la lettura delle scritture durante la messa e la liturgia delle ore, ma anche la preparazione degli altri fedeli all’ascolto e alla comprensione. Si tratta di un ministero che nei secoli è sempre stato declinato al maschile. Papa Francesco ha però spalancato le porte alle donne. Poco più di un anno fa, nella lettera apostolica Spiritus Domini, il pontefice ha messo la novità nero su bianco, modificando un canone del Codice di diritto canonico.

Tale possibilità è stata colta al volo da don Petre Tamas, parroco di San Pio X a Prato, che racconta di aver trovato nell’autorizzazione papale l’idea e lo stimolo per riconoscere e intensificare l’attività di chi, come i tre nuovi lettori, già da anni si impegna in parrocchia. Da un lato, il sacerdote ha risposto a una necessità effettiva. Dall’altro, ha potuto riconoscere, specie alle due lettrici, il lavoro svolto a favore della comunità parrocchiale.

«La mia proposta a queste tre persone è nata dal fatto che io sono solo, anche se posso contare su una buona collaborazione dei miei parrocchiani – dice don Petre –. Non ho viceparroco, non ho diacono o sacrestano. Il lavoro è tanto e così, quando ho visto l’apertura del Papa, ho pensato di poter proporre il lettorato a Teresa, Sandra e Domenico, che studia teologia e ha una figlia grande. Teresa è un’insegnate – prosegue il parroco – e Sandra lo è stata». Due professioni assolutamente in linea con il ministero che eserciteranno e che comprende, nella preparazione dei fedeli, anche il catechismo.

Per Teresa Cantileno la proposta è giunta a sorpresa, dopo «undici anni di attività in parrocchia». Giovane docente di lettere all’Istituto Buzzi, ha 32 anni e spiega di aver accettato dopo «un cammino di discernimento, con l’aiuto dello Spirito Santo». «Mi accingo a questo passo con grande gioia – continua – e devo dire che ritengo giusto che la Chiesa dia spazio alle donne, con un maggiore coinvolgimento e riconoscimento nell’annuncio di Gesù». Sulla stessa linea, troviamo Sandra Minucci. «Vedo in questa apertura di papa Francesco il segnale di una scossa a tutta la Chiesa. Forse non eravamo pronti prima e forse non siamo abituati a un ruolo più evidente delle donne anche se, nella pratica, sono decenni che siamo attive e presenti».
tvprato.it

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