Lavoro. Le ferie d’agosto creano occupazione

Ad agosto in Italia il mondo del lavoro non è andato in ferie, ma ha messo una marcia in più. Le cifre diffuse ieri dall’Istat confermano il trend positivo per l’economia nazionale: il tasso di disoccupazione è sceso di due decimali attestandosi all’11,2%. Stesso risultato positivo anche per la componente giovanile scesa al 35,1%. Gli occupati sono 36 mila in più. In realtà ci sono 45mila dipendenti a termine in più, mentre i permanenti e gli indipendenti sono scesi rispettivamente di 2mila e di 7mila unità. L’aumento degli occupati è accompagnato da un nuovo lieve calo degli inattivi, cioè delle persone che non hanno né cercano un lavoro (9mila in meno rispetto a luglio) e da una flessione dei disoccupati (42mila).Pur evidenziando una serie di elementi positivi, tra cui l’aumento dell’occupazione femminile e una creazione di lavoro più diffusa tra classi di età, i dati lasciano intravedere alcune ombre. A partire dal rischio che si tratti di occupazione stagionale, legata al turismo e quindi sostanzialmente destinata a “perdersi”. Stesso discorso per quanto riguarda le assunzioni a tempo indeterminato che non spiccano il volo. Dopo la spinta iniziale determinata dagli sgravi contributivi per i neoassunti, il Jobs Act ha perso slancio. Su base annua, i posti di lavoro a tempo determinato sono cresciuti di 350 mila unità (+14,3%) mentre i dipendenti permanenti hanno segnato un incremento di 0,4% (pari a 66mila posti di lavoro). A crescere sono soprattutto gli occupati over50 (354mila in più). Un incremento che gli analisti attribuiscono all’allungamento dell’età pensionabile, per effetto delle riforme degli ultimi anni. Crescono anche gli occupati giovani, 15-34enni (167mila), mentre calano i 35-49enni (-147mila) per effetto del calo demografico di questa classe. Ad agosto a trainare l’occupazione sono state le donne (+0,5% su mese). Il tasso di occupazione maschile è rimasto stabile al 67,5%, quello femmininile invece è cresciuto di 2 decimi di punto al 48,9%. Il tasso di occupazione totale è salito di un decimo a 58,2%, gli occupati sono oltre 23 milioni. «I dati Istat di confermano che continua il cammino positivo e che il miglioramento dell’occupazione accompagna la crescita dell’economia» esulta il ministro del Lavoro Giuliano Poletti. «Prosegue la tendenza di medio-lungo periodo di crescita dell’occupazione», rimarca ancora il ministro, sottolineando che «gli occupati, al netto dell’effetto della componente demografica, crescono in tutte le classi di età». Di «dati positivi» parla anche il premier Paolo Gentiloni a margine di un incontro con i sindaci della grandi città. Via Facebook il segretario del Pd, Matteo Renzi rilancia in vista della prossima legislatura, nella quale si dice pronto a «raddoppiare gli ottimi risultati di questi anni». Al di fuori del dibattito politico, a rilevare come «una nota di cautela» rispetto ai dati di agosto venga proprio dal fatto che la nuova occupazione creata nel mese sia interamente temporanea, e presumibilmente trainata dal turismo, è Paolo Mameli, senior economist Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo. A prevalere comunque sono gli elementi positivi. «A nostro avviso la disoccupazione manterrà un trend al ribasso nei prossimi mesi» dice l’economista. La disoccupazione sarà stabilmente sotto l’11% solo a 2018 inoltrato. Un invito ad andare oltre i dati arriva dalla segretaria della Cisl Annamaria Furlan: «Cresce il Pil e cresce finalmente anche l’occupazione. Ci sono ancora milioni di disoccupati e per questo abbiamo un grande lavoro da fare per l’utilizzo dell’apprendistato, la diffusione dell’alternanza scuola-lavoro ma soprattutto per le politiche attive del lavoro». Altri segnali positivi arrivano intanto dall’Osservatorio mercato del lavoro della Cna, che registra una crescita del 3,7% per l’occupazione nelle piccole imprese tra l’agosto 2016 e quello 2017, in accelerazione rispetto al progresso del 3,1% visto nei 12 mesi precedenti. Rispetto alla media dell’eurozona però l’ltalia viaggia ad una velocità minore, per quanto in recupero. Nell’area, ha reso noto oggi l’Eurostat, il tasso di disoccupazione si è infatti confermato da agosto al 9,1%, con la componente giovanile al 18,9%.

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