L’Argentina di Messi è campione del mondo

L'Argentina di Messi è campione del mondo

La Francia cade ai rigori, dopo una delle gare più emozionanti di sempre. Dal dischetto decidono gli errori francesi di Coman (parato) e Tchouameni (fuori), mentre per la Selección non sbaglia nessuno su quattro tentativi. La ‘Pulce’ trascina, incanta e poi alza l’unica Coppa che gli mancava in carriera. Chiusi i supplementari 3-3. Ai Bleus non basta un super-Mbappé autore di quattro gol

AGI –  Nel segno di Leo, nel nome di Diego: l’Argentina scrive la storia e si laurea Campione del Mondo per la terza volta, battendo la Francia in una pazza finale di Qatar 2022.

Al Lusail Stadium decidono i calci di rigore dopo un pirotecnico 3-3, firmato dalla doppietta di Messi, dal sigillo di Di Maria e dalla pazzesca tripletta di Mbappè, che si consola vincendo il titolo di capocannoniere del torneo con 8 gol (7 quelli del compagno al Psg).

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© Anne-Christine POUJOULAT / AFP

Il portiere francese Hugo Lloris si tuffa per salvare un gol 

Dal dischetto decidono gli errori francesi di Coman (parato) e Tchouameni (fuori), mentre per la Selección non sbaglia nessuno su quattro tentativi.     La ‘Pulce’ alza quindi al cielo l’unica coppa che gli mancava da conquistare in carriera.

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© FRANCK FIFE / AFP

Gol di Messi

Dopo essersela vista molto brutta, fa festa e piange di gioia l’Argentina, che sale sul tetto del mondo a 36 anni di distanza dall’ultima volta, quando a portarcela fu proprio quel Maradona che oggi, al primo Mondiale disputato dopo la sua scomparsa, starà sicuramente gioendo insieme al suo popolo e incoronando il suo ‘alter ego’ Messi, divenuto assoluta leggenda grazie a questo trionfo.

Torna a casa a mani vuote invece la Francia, che non riesce a bissare Russia 2018 e quindi ad eguagliare Brasile ed Italia, uniche due nazionali a vincere due Mondiali di fila.

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© Jewel SAMAD / AFP

L’allenatore francese Didier Deschamps 

Poche le sorprese di formazione, l’unica è il ritorno da titolare di Di Maria tra le file dell’Albiceleste (mai scelta fu più azzeccata): Scaloni disegna così un 4-3-3 con Emiliano Martinez in porta, Molina, Romero, Otamendi e Tagliafico in difesa, De Paul, Fernandez e Mac Allister a centrocampo, e proprio il calciatore della Juventus a completare il tridente d’attacco con Messi e Alvarez.

Per Deschamps, invece, ritrovano una maglia dal primo minuto Upamecano e Rabiot, rispettivamente in difesa e a centrocampo dopo le assenze in semifinale. Per il resto tutto da programma, con Griezmann, Dembele e Mbappè a sostegno dell’unica punta Giroud.

Il primo tempo è un assoluto dominio dell’Argentina sul piano tecnico-tattico, ma non solo: Messi e compagni scendono in campo con gli occhi iniettati di sangue, corrono il doppio pressando costantemente gli avversari e facendoli girare praticamente a vuoto. ‘El Dibu’ tra i pali non è mai chiamato in causa, mentre nella metà campo offensiva la Selección mette in mostra tutta la qualità del suo repertorio, che si era vista poco fino a questo punto del torneo

La scelta di Di Maria titolare si rivela subito azzeccata da parte di Scaloni. L’uomo delle finali e dei gol pesanti (decisivo un suo sigillo nella finale di Copa America 2021 vinta con il Brasile), è uno dei più scatenati e al 21’, facendosi beffe di Dembele, si conquista il calcio di rigore del vantaggio argentino.

Ovviamente è Messi a spingere in rete ‘Al Hilm’ (‘Il Sogno’, questo il nome del pallone ideato da Adidas per semifinali e finali), facendo esplodere di gioia i numerosi tifosi argentini sugli spalti. La Francia non dà mai la sensazione di poter imbastire la giusta reazione nel primo tempo, subendo al 36’ anche il gol del raddoppio dell’Albiceleste, nato da una splendida azione in ripartenza chiusa alla perfezione proprio da Di Maria su assist di Mac Allister.

Bleus non pervenuti e Deschamps addirittura decide di operare due cambi al 41’, togliendo Giroud e Dembelè ed inserendo Kolo Muani e Thuram. Per gran parte della ripresa il copione sembra lo stesso del primo tempo, con l’Argentina che gestisce bene il comando delle operazioni provando un paio di volte a ripresentarsi pericolosamente dalle parti di Lloris, mentre la Francia non riesce a trovare le fiammate giuste per riaccendere il match.

Non ci riesce fino a dieci minuti dalla fine, perché il calcio è strano e regala sempre incredibili sorprese: all’80’ Mbappe realizza il rigore del 2-1 conquistato da Kolo Muani (fallo di Otamendi), poi appena un paio di minuti più tardi lo stesso attaccante del Psg, in sforbiciata, butta dentro il clamoroso 2-2 su assist di Thuram.

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© William Volcov / BRAZIL PHOTO PRESS / Brazil Photo Press via AFP

Kylian Mbappé 

Nel finale i francesi spingono anche alla ricerca dell’incredibile match point, ma la sfida si prolunga ai supplementari dove continua a succedere di tutto. Lautaro fallisce diverse chances, poi Messi al 109’ firma il 3-2 in tap-in riavvicinando la coppa in sudamerica. Al 118’ però Mbappè realizza un altro calcio di rigore (fallo di mano di Montiel su un suo stesso tiro), riportando tutto in equilibrio a pochi istanti dalla fine dei supplementari.

Prima dei rigori un’incredibile palla gol per parte nei minuti di recupero: Emiliano Martinez è miracoloso su Kolo Muani, sul fronte opposto Lautaro fallisce ancora di testa. Ai rigori per la Francia segnano Mbappé e Paredes ma sbagliano Coman (parata di Martinez) e Tchouameni (fuori).

Tutti a segno gli argentini con Messi, Dybala, Paredes e Montiel, autore del gol che ha chiuso il mondiale