L’amore familiare vince anche le sfide impossibili

“The Blind Side” un film che racconta l’amore familiare

di Antonio Gaspari


ROMA, martedì, 27 luglio 2010 (ZENIT.org).- Nell’ambito del Fiuggi Family Festival è stato proiettato lunedì 26 luglio il film “The Blind Side” del regista John Lee Hancock, interpretato tra gli altri da Sandra Bullock.

La proiezione ha suscitato entusiasmo tra gli spettatori, i quali hanno applaudito in maniera spontanea alla fine della proiezione.

Si tratta di un film straordinario, che suscita risate e lacrime di commozione.

La storia è quella vera di Michael Oher, un ragazzo di colore nato in condizioni difficilissime. Non ha mai conosciuto il padre, la mamma si trascina tra droga e amanti occasionali. Michael ha almeno dieci fratelli di padri diversi.

All’età di sette anni il piccolo Oher viene strappato alla mamma e dato in adozione a diverse famiglie da cui scappa regolarmente.

Così cresce un ragazzo dal fisico gigantesco e potente, ma con il cuore a pezzi. Senza un letto, senza una casa, senza abiti, senza padre, senza nessuno che si curi di lui, in un ambito sociale degradato con i suoi coetanei che sopravvivono a malapena tra spaccio di droga, consumo di alcool, prostituzione, uso della violenza e delle armi. La maggior parte di loro muore in giovane età.

Alla vigilia del giorno del Ringraziamento, Michael, che tutti chiamano Big Mike, gira solo e infreddolito per le strade di Memphis. Finchè una famiglia bianca, ricca, cristiana, lo incontra e gli offre di andare a dormire da loro.

Quest’incontro cambia la vita a Michael, ma anche e soprattutto a tutta la famiglia che lo ha incontrato.

Esattamente come accade in ogni azione di amore gratuito, la carità cambia la vita e il cuore a tutti quelli che ci capitano dentro.

Michael è docile, buono e molto protettivo. La famiglia lo adotta, lo aiuta negli studi, cerca di ricostruire un rapporto con la madre naturale, lo invita a crescere e a non isolarsi, per questo provano a farlo giocare a Football.

E così Michael cresce proporzionalmente all’amore che riceve e che ricambia. Un miracolo di umanità che libera le potenzialità del ragazzo. Il film infatti ripercorre la storia vera di Michael Hoer che è diventato uno dei campioni più forti del Football americano.

Per la sua intensità e bellezza il film “The Blind Side” ha vinto nel 2009: i premi “Academy Award” come miglior attrice per Sandra Bullock; l’Academy Award nomination come miglior film; Sandra Bullcok per questo film ha anche vinto i premi Golden Globe come miglior attrice protagonista, il Critics Choiche Awarsd come miglior attrice e lo Screen Actors Guild Award come miglior performance femminile.

Il film in questione è straordinario e unico del suo genere perché rivoluziona completamente i luoghi comuni e i pregiudizi ideologici che hanno caratterizzato la concezione della famiglia, soprattutto quella bianca e cristiana del sud degli Stati Uniti.

Nell’immaginario collettivo, le famiglie bianche e cristiane del sud degli USA sono razziste e ipocrite, mentre in questo film si scopre la determinazione con cui la famiglia protagonista ama profondamente il ragazzo adottato fino al punto da rompere le relazioni con chi nutre ancora pregiudizi.

Nessun buonismo mieloso, ma tanto amore vero verso colui la cui infanzia è stata più difficile.

La storia di Michael è estremamente educativa, e mostra come attraverso atti di amore nessun obiettivo è precluso. E’ altresì evidente come la crescita di una famiglia cambia la società.

Imperdibile la scena in cui la Bullock strapazza le montagne di muscoli dei ragazzi della squadra di Football, e li sprona spiegando che sono una famiglia e che come una famiglia si devono difendere.

Resta inspiegabile, come ha sottolineato nell’introduzione alla visione del film, Alessandro Zaccuri, direttore artistico del Fiuggi Family Festival, il perché questo film, che pure negli Stati Uniti ha raccolto incassi notevoli, non sia stato distribuito nelle sale italiane.

Paradossale anche la vicenda della Bullock, che per questo film ha vinto l’Oscar, ma a marzo aveva ricevuto anche il ‘Golden Raspberry Awards’ meglio conosciuto come “Razzie Awards” cioè il “premio pernacchia d’oro” per il peggior film dell’anno che è stato “All About Steve”.

Singolare scoprire che il film “All About Steve” in Italia è stato distribuito nelle sale, mentre “The Blind Side” no.