L’agenda politica di Giorgia Meloni spaventa. La riflessione preelettorale di Sbilanciamoci!

Adista
Le approfondite analisi comparate tra i diversi programmi elettorali dei partiti, pubblicate da Sbilanciamoci! (prima e seconda puntata) e dal Forum Disuguaglianze e Diversità (qui) evidenziano «la pochezza e la superficialità di molte proposte (alcune di queste inaccettabili) sulle quali non può che esserci, comunque, una sospensione del giudizio: un conto sono le promesse in campagna elettorale, un conto è la loro realizzazione quando si è al governo».

L’agenda politica di Giorgia Meloni spaventa. La riflessione preelettorale di Sbilanciamoci!

La denuncia è di Giulio Marcon, portavoce della Campagna Sbilanciamoci!, pubblicata qualche giorno fa sul sito della Campagna, alla quale aderiscono realtà come ActionAid, Altreconomia, Arci, Associazione Obiettori Nonviolenti, Associazione per la Pace, Beati i Costruttori di Pace, Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (Cnca), Comunità di Capodarco, Emergency, Fondazione Finanza Etica, Legambiente, Mani Tese, Nigrizia, Pax Christi, Un ponte per… e WWF Italia, ecc.

Il portavoce di Sbilanciamoci! Lancia poi l’allarme sulla possibile vittoria del centro-destra capitanato da Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni. Una brutta notizia per le idee e i temi che la Campagna ha portato avanti negli anni. «La coalizione guidata da Giorgia Meloni – spiega Marcon – propugna la flat tax (cioè il taglio delle tasse ai super-ricchi), l’archiviazione del salario minimo sul quale si era aperta una timida strada in questa legislatura, l’aumento delle spese militari, la cancellazione o la drastica revisione del reddito di cittadinanza, la riduzione dei diritti civili e delle donne, il rallentamento della transizione ecologica, il ritorno del nazionalismo in politica estera, il blocco navale contro i migranti, la revisione in senso presidenzialista della Costituzione. È un’agenda politica che spaventa».

Per ribadire la “natura” antifascista della Costituzione e del Paese, Sbilanciamoci invita a partecipare al corteo indetto dalla CGIL a Roma il prossimo 8 ottobre, «ad un anno dall’assalto neofascista alla sede nazionale di Corso d’Italia».

Tante le emergenze che dovrà affrontare il nuovo governo: guerra e relazioni internazionali, crisi energetica, inflazione alle stelle, crisi economica e sociale… «e speriamo che non si aggiunga anche un’emergenza democratica», auspica Marcon. «Vedremo se dopo il 25 settembre il governo sarà con la povera gente o dalla parte dei privilegiati e delle corporazioni; se aiuterà il lavoro o lo renderà più precario; se ridurrà le diseguaglianze o taglierà le tasse ai ricchi; se ridurrà le emissioni di CO2 o se aggiungerà la sua voce a quella dei “negazionisti climatici” sparsi tra alcuni governi di centro-destra europei. Non siamo ottimisti sui prossimi mesi, ma Sbilanciamoci continuerà a fare la sua parte per un’“Italia capace di futuro” (come dice il nostro slogan) e non rivolta al passato».