La vita minuscola

Quale sapienza spirituale possiedono coloro che non si lasciano semplicemente divorare dalle priorità delle cose importanti che sembrano pretendere con forza crescente la nostra attenzione – una sorta di rullo compressore che non fa che prolungare il grigiume – e riservano invece un tempo, ogni giorno, per celebrare le cose piccole della vita: la prima luce del mattino, il passaggio non indifferente di un sorriso, il sapore recondito dell’acqua e del pane, la bellezza anche visuale di una parola, quel trottolìo ingenuo di giostra che talora è quello della pioggia, il disegno tattile di un silenzio che riverbera nel pomeriggio, un gesto gentile, il ricordo di qualcuno che ci ha illuminato e di cui ci rimane la luce, lo spazio gratuito di una preghiera… Chi vive così non patisce l’aridità e l’aggressività che paiono essere gli inevitabili motori di ricerca del nostro presente, e sostiene gli altri nella difficile, paziente e appassionante arte di vivere. Che lo Spirito ci renda sensibili alla vita quotidiana, minuscola, e ci faccia udire, nei segni più fievoli, nei nostri passi più brevi, nelle occupazioni di sola routine, il pulsare dell’infinito di Dio.

Avvenire