DA ROMA
Garantire e tutelare i diritti fondamentali alla formazione, alla cultura e alla tutela della salute delle persone rom e sinti, sia quelle detenute in carcere che in condizioni di disagio economico e sociale dopo la reclusione. È questo l’obiettivo del protocollo d’intesa firmato dal Garante dei diritti dei detenuti del Lazio, Angiolo Marroni, con il presidente nazionale dell’Opera Nomadi, Massimo Converso. L’intesa prevede la collaborazione tra le parti per consentire la fruizione di tutti i diritti alle persone, appartenenti a tali minoranze, limitate nella libertà. L’Opera Nomadi segnalerà al Garante casi di violazioni di diritti e di garanzie. Il Garante si rivolgerà alle autorità o interverrà direttamente. Il Protocollo affronta alcuni dei «temi caldi» legati alla detenzione dei nomadi: il problema delle visite dei congiunti, la detenzione delle donne con figli fino a 3 anni di età e l’inserimento lavorativo per detenuti ed ex detenuti. Garante e Opera Nomadi si impegneranno a trovare, con le autorità competenti, una soluzione per tutte queste problematiche. avvenire 30 luglio 2010
Garantire e tutelare i diritti fondamentali alla formazione, alla cultura e alla tutela della salute delle persone rom e sinti, sia quelle detenute in carcere che in condizioni di disagio economico e sociale dopo la reclusione. È questo l’obiettivo del protocollo d’intesa firmato dal Garante dei diritti dei detenuti del Lazio, Angiolo Marroni, con il presidente nazionale dell’Opera Nomadi, Massimo Converso. L’intesa prevede la collaborazione tra le parti per consentire la fruizione di tutti i diritti alle persone, appartenenti a tali minoranze, limitate nella libertà. L’Opera Nomadi segnalerà al Garante casi di violazioni di diritti e di garanzie. Il Garante si rivolgerà alle autorità o interverrà direttamente. Il Protocollo affronta alcuni dei «temi caldi» legati alla detenzione dei nomadi: il problema delle visite dei congiunti, la detenzione delle donne con figli fino a 3 anni di età e l’inserimento lavorativo per detenuti ed ex detenuti. Garante e Opera Nomadi si impegneranno a trovare, con le autorità competenti, una soluzione per tutte queste problematiche. avvenire 30 luglio 2010