Inps Ministri di culto, le novità

Il prossimo anno i sacerdoti iscritti al Fondo Clero dovranno versare i contributi obbligatori nei nuovi importi stabiliti da un decreto ministeriale dello scorso 30 ottobre. Il decreto si riferisce in realtà alla contribuzione dovuta in via definitiva per l’anno 2014, ma gli importi stabiliti per tale anno sono estesi a titolo provvisorio ai contributi dovuti per tutto il 2015 e per il 2016. Il contributo annuale sale quindi dagli attuali 1.699,92 euro a 1.718,64 euro con un aumento netto di 18,72 euro.
Le precedenti tariffe ufficiali, riferite all’anno 2013, sono state rivalutate dell’1,1%. Questa percentuale non deriva dall’andamento del costo della vita, ma corrisponde all’aumento medio di tutte le pensioni sacerdotali pagate dall’Inps nel corso del 2014. I tempi tecnici necessari per effettuare queste operazioni, possibili solo dopo il consolidamento del bilancio del Fondo, giustificano il ritardo con il quale avviene la rivalutazione definitiva dei contributi. Inoltre, lo sfasamento dei tempi fa sì che l’importo definitivo del 2014 si trascini provvisoriamente ai successivi anni 2015 e 2016. Di conseguenza l’Inps dovrà verificare per ogni singolo sacerdote il conteggio dei versamenti già ricevuti e richiedere all’interessato un conguaglio su quanto già pagato. I pagamenti rateali assumono questi valori: il nuovo contributo bimestrale è di 286,44 euro, il frazionamento mensile è di 143,22 euro. Questi importi obbligano i sacerdoti, assicurati nel Fondo durante il 2014 ed il 2015, anche solo in parte, ad un versamento a conguaglio di 1,56 euro per ogni mese di iscrizione. Il conguaglio per il 2014 e 2015 interi ammonta a 37,44 euro.
Sostentamento clero. I versamenti all’Inps ed i rispettivi conguagli saranno effettuati a cura dell’Istituto centrale per il sostentamento del clero per conto dei ministri cattolici iscritti al Fondo, e gli stranieri che svolgono un servizio a favore di una diocesi italiana. In dettaglio: a) sacerdoti che, per età o per contributi, non hanno ancora maturato il diritto alla pensione di vecchiaia o di invalidità del Fondo. b) sacerdoti già pensionati con decorrenza dell’assegno nel 2014 o nel 2015. c) sacerdoti che diventeranno pensionati del Fondo Clero con decorrenza da gennaio o febbraio 2016 indicata dall’Inps. I sacerdoti non inseriti nel sistema di sostentamento per periodi relativi agli anni 2014 e 2015 dovranno versare direttamente sia i nuovi contributi 2016 sia il rispettivo conguaglio, seguendo prossime indicazioni dell’Inps.

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