Ingresso ufficiale in Duomo del nuovo vescovo, Massimo Camisasca. Ad accoglierlo le istituzioni e molti reggiani. ‘Desidero parlare – ha detto – al cuore dei preti, delle famiglie e dei giovani’

E’ arrivato quasi di corsa monsignor Massimo Camisasca, accolto dalla nebbia che lui conosce bene in quanto milanese d’origine. E poi si è fermato sulla soglia del portone del Duomo di piazza Prampolini, chiesa madre della diocesi di Reggio e Guastalla, la diocesi che d’ora in avanti guiderà.

Ha parlato più volte della necessità di un cammino comunitario durante il suo primo saluto alla gente di Reggio. Tanta gente. Mescolati assieme, a dargli il benvenuto sul sagrato e dentro in un Duomo stipato c’erano volti diversi: dalle istituzioni agli scout, dalle suore della Casa di carità ai rappresentanti delle associazioni di volontariato, vecchie e giovani generazioni.
A lui la presidente della Provincia Sonia Masini ha parlato della dignità dei reggiani, gente tenace e operosa. Il sindaco di Reggio Graziano Delrio ha ricordato che ques’ingresso importante avviene in un momento difficile, per l’Italia e per Reggio, un momento in cui si fanno i conti con la crisi e la mancanza di lavoro. Poi Delrio ha citato uno dei padri della Costituzione, don Giuseppe Dossetti, e l’incontro avuto dal sacerdote reggiano con don Luigi Giussani, il fondatore del movimento di Comunione e Liberazione di cui monsignor Camisasca è esponente. ‘Dio mi aiuterà – ha detto il nuovo vescovo di Reggio – Senza dimenticare nessuno, vorrei dedicare tempo ed energie ai preti, ai giovani, alle famiglie’.

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