India, è morto il primo arcivescovo Dalit. Una vita per la dignità dei «fuori casta»

MUMBAI. Monsignor Joji Marampudi, arcivescovo di Hyderabad (Andra Pradesh) in India, è morto venerdì a 68 anni. Ne dà notizia l’agenzia AsiaNews. Il presule è stato il primo arcivescovo «fuori casta» nella storia del Paese ed era da tempo malato. Era considerato una delle più grandi figure della Chiesa cattolica indiana per il suo impegno in difesa dei Dalit; non per niente in queste ore centinaia di persone rendono omaggio alla salma – tra loro anche Konijeti Rosaiah, primo ministro dell’Andra Pradesh. I funerali di Marampudi saranno celebrati domani nella Cattedrale di Vijayawada e in questa città sarà tumulato. Nato il 7 ottobre 1942 a Bhimavaran (Andra Pradesh) in una famiglia Dalit di etnia telugu, Marampudi si avvicinò al cristianesimo grazie ai missionari del Pontificio istituto missioni estere (Pime), i primi ad estendere la missione tra i «fuori casta» della diocesi di Hyderabad. Ordinato sacerdote il 14 dicembre 1971, nel 2000 venne nominato arcivescovo di Hyderabad, primo Dalit a guidare un’arcidiocesi. In precedenza era stato vescovo di Vijayawada. Per oltre trent’anni si è battuto per l’emancipazione dei «fuori» casta, dialogando con le più alte cariche politiche e religiose. «È sempre stato molto attivo nel suo lavoro – ricorda padre Giovanni Battista Zanchi, superiore generale del Pime – e ha anche attraversato momenti difficili, ma grazie alle sue qualità di diplomatico ha saputo trattare con tutti».

avvenire 29 agosto 2010