Don Ruvoletto, il missionario fidei donum ucciso in Brasile è uno dei protagoniti del filmato realizzato da Giovanni Panozzo
DA ROMA
U cciso con un colpo di pistola alla nuca nella sua parrocchia dedicata al Sagrado Corazon de Maria – al barrio Santa Etelvina, periferia di Manaus in Brasile – per una cinquantina di real: circa 19 euro. Così è morto il 19 settembre 2009 don Ruggero Ruvoletto, missionario fidei donum 52enne della diocesi di Padova. Il dono della sua vita, conclusa per un atto di violenza «generata dalla povertà», è stato ricordato domenica scorsa al convegno del Centro nazionale vocazioni da Giovanni Panozzo, regista e compositore di colonne sonore. «Per me Ruggero era un amico, oltre a essere il padrino di battesimo dei miei figli», confida. E proprio a don Ruvoletto è dedicato il dvd «Storie e luoghi di vocazioni»: una forma di testimonianza proposta agli animatori vocazionali tra i sussidi per la celebrazione della prossima Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni.
Realizzato da Panozzo per conto del Cnv, il filmato usa il linguaggio multimediale per raccontare vicende concrete e ascoltare voci, privilegiando quelle dei preti in occasione dell’Anno sacerdotale, ma coinvolgendo anche le diverse risposte alla chiamata. Proprio mentre girava per l’Italia, raccogliendo le testimonianze da inserire nel dvd – il secondo di una collana iniziata nel 2009 –, il documentarista ha saputo dell’uccisione di don Ruggero, originario di Galta di Vigonovo, in provincia di Venezia. Quindi colpiscono gli spezzoni con le sue foto in missione e il video con parole semplici, profonde: «La mia vita è cambiata: il Signore mi aiuta attraverso la mia gente, la mia periferia. Bisogna avere la stessa gioia e disponibilità in Italia o in Brasile». Era partito nel 2003, lasciando a Padova l’incarico di direttore del Centro diocesano missionario, accettato 8 anni prima. Aveva accolto l’invito di un altro fidei donum
– il vescovo di Pesqueira, Francesco Biasin – di andare al confine tra la città e la foresta amazzonica, che racconta nel dvd la disponibilità di don Ruggero: «Nella sua diocesi, con pochi preti, era difficile poter mandare qualcuno in missione. Allora lui rispose al vescovo: ‘Manda me’».
(L.Bad. – avvenire)