In Pakistan tre milioni di alluvionati

Islamabad, 3. Sono oltre tre milioni gli alluvionati in Pakistan, il Paese più colpito dalle piogge torrenziali che da quasi due settimane flagellano diverse zone del sud dell’Asia. Nelle ultime ore non ci sono stati ulteriori aggiornamenti del numero delle vittime accertate comunicato ieri dal Governo di Islamabad, cioè circa millecinquecento. Tuttavia molte località risultano ancora irraggiungibili e si teme che tale numero sia destinato purtroppo a crescere. Secondo il Comitato internazionale della Croce rossa (Cicr), non si hanno notizie certe da zone abitate complessivamente da mezzo milione di persone. Morti si contano, purtroppo, anche tra quanti stanno cercando di portare aiuto. Nella sola giornata di ieri ci sono stati venti tra soldati e volontari annegati durante le operazioni di soccorso nei distretti di Swat e Shangla, nel Khyber Pakhtunkhwa, una delle regioni più povere del Paese e quella dove lo straripamento del fiume Swat ha provocato il maggior numero di vittime e i danni più ingenti. Le operazioni di soccorso sono rese difficili dal fatto che il 90 per cento dei ponti sullo Swat risultano distrutti o danneggiati in modo tale da renderli inutilizzabili. Secondo l’Ocha, l’ufficio dell’Onu per il coordinamento degli affari umanitari, circa un milione di pakistani, soprattutto nel nord ovest, hanno bisogno immediato di aiuto, mentre le autorità locali e l’Organizzazione mondiale della sanità hanno confermato numerosi casi di colera e decine di migliaia di persone con patologie gastrointestinali provocate dall’acqua inquinata. Secondo il ministro della Sanità del Khyber Pakhtunkhwa, Syed Zahir Ali Shah, già centomila persone, in massima parte bambini, sono affette da tali patologie. Dati ancora più gravi sono stati forniti dal Cicr, che ha parlato di almeno due milioni e mezzo di alluvionati, e dall’Unicef, l’agenzia dell’Onu per l’infanzia, il cui portavoce a Islamabad, Abdul Sami Malik, ha detto che le persone coinvolte in varia misura sono più di tre milioni. In dichiarazioni rilasciate all’emittente DawnNews Tv, Malik ha precisato che un milione e trecentomila persone hanno perso case, raccolti e bestiame per le piogge, le inondazioni e gli smottamenti, e che quasi altri due milioni di persone risultano sfollate. Il Governo ha convocato per oggi un vertice con gli organismi specializzati nazionali e internazionali e con le organizzazioni non governative per verificare le necessità e per stabilire le richieste di ulteriori aiuti da rivolgere alla comunità internazionale. (L’Osservatore Romano – 4 agosto 2010)