In mostra agli Uffizi un’eccezionale selezione di capolavori del Gotico internazionale a Firenze tra il 1375 e il 1440

Come si spiega tanta bellezza?

di Antonio Paolucci

La mostra attualmente aperta agli Uffizi (fino al 4 novembre) ha un titolo poetico, “Bagliori dorati”, che evoca suggestioni da prosa d’arte alla Longhi o alla Brandi. Ciò nonostante il campo di analisi è dichiarato, in sottotitolo, con filologica precisione: “Il Gotico internazionale a Firenze 1375-1440”.
Per il coordinamento scientifico di Angelo Tartuferi, attraverso una stupefacente rassegna di assoluti capolavori (di Lorenzo Monaco e di Gentile da Fabriano, di Ghiberti e di Brunelleschi, dell’Angelico e di Domenico Veneziano, di Donatello ai suoi esordi e di Paolo Uccello al tempo della Battaglia di San Romano, quest’ultima magnificamente restaurata per l’occasione) al visitatore degli Uffizi è offerta una occasione davvero irripetibile; quella cioè di vedere allineate in successione, una accanto all’altra, le opere d’arte celebri che ricorda fino dal manuale del liceo.
Se compito di una mostra d’arte antica è spiegare e far capire attraverso la selezione delle opere le stagioni della storia che si è fatta figura, è giusto riconoscere che questa degli Uffizi sa essere didattica in maniera esemplare.

(©L’Osservatore Romano 7 settembre 2012)