Il Vescovo e i giovani: In Quaresima mons. Camisasca guiderà una serie di catechesi quaresimali

Nella sua prima giornata in diocesi mons. Camisasca ha scelto di incontrare i giovani nella Basilica della Ghiara. Dopo aver per affidato alla Madonna se stesso e il suo servizio episcopale in terra reggiano-guastallese, è Irene a rivolgergli a nome di tutti il saluto: “Siamo onorati di darti questo benvenuto. Ti accolgono insieme a noi anche i giovani che qui non sono presenti: quelli malati, portatori di disabilità fisiche e mentali, quelli che la sofferenza ha allontanato dalla Chiesa e dal Vangelo”, compresi coloro che non sono interessati all’arrivo di un vescovo o che vivono senza alcun progetto, prosegue Irene, per aggiungere, ecumenica: “Di tutti i giovani reggiani, anche dei nuovi cittadini venuti da altre parti del mondo e che professano altre religioni, oggi diventi a tutti gli effetti padre e pastore”.
Seguono le intercessioni che si confanno al dialogo con un vescovo: “Aiutaci a comprendere la Parola di Dio, guidaci nel vivere come fratelli, nella carità gli uni per gli altri. Rinnova in noi l’energia e il vigore per essere missionari presso i nostri amici e fino agli estremi confini della terra”.

E il Vescovo prende subito in parola la ricerca di senso e di autenticità espressa dalla ragazza. La risposta è Gesù Cristo: “Io lo credo vivo perché lo sperimento vivo”, ripete. Presenta se stesso come un uomo, un cristiano che vuole scoprire il significato della sua vita e aiutare loro, i giovani, a trovarlo dove essi vivono: a scuola, all’università, nel lavoro, a casa, con i coetanei. Il Signore non appartiene al passato, ma ha qualcosa da dire anche oggi, a ciascuno. Pronta anche una proposta concreta di monsignor Massimo per riscoprire “Gesù di Nazaret, il Figlio di Dio”: nei mesi di febbraio e marzo, guiderà delle catechesi quaresimali rivolte ai giovani, in Cattedrale. “Chiediamo alla Madonna la grazia di poter compiere questo itinerario insieme”, conclude Camisasca, non prima di aver ringraziato per la calorosa accoglienza, fra gli applausi.

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