Il Vaticano II in mostra

Come il Papa e alcuni Padri conciliari si prepararono alla prima sessione del concilio

Libri, convegni, documentari, marce, veglie, incontri. Sembra soffiare ancora lo spirito del Concilio. A Bergamo, sino al 15 ottobre, a raccontare la grande assise è una mostra ospitata nel Palazzo della Provincia. Un’esposizione documentaria voluta dalla diocesi e realizzata dalla Fondazione Papa Giovanni XXIII, diretta dal teologo don Ezio Bolis, che presenta qui parte del suo tesoro: una selezione dei manoscritti originali – in larga parte inediti – ai quali il Pontefice e alcuni Padri conciliari affidarono i loro pensieri durante la preparazione, l’apertura e la prima sessione del Vaticano II.
Usciti per la prima volta dagli archivi della Fondazione che il prossimo 11 ottobre vedrà l’inaugurazione della sua nuova sede (nell’antico Palazzo Morandi, a pochi passi dal seminario, nella Bergamo Alta), i preziosi documenti costellano il percorso del visitatore insieme a sequenze fotografiche e filmati di repertorio, e sono presentati in un catalogo curato da monsignor Goffredo Zanchi, Francesco Mores e Orazio Bravi.
Il catalogo, Lo Spirito del Concilio nella mente di Papa Giovanni XXIII (Roma, Studium, 2012, pagine 120, euro 12), aperto da una nota augurale del vescovo Francesco Beschi, si rivela ricco di nuovi tasselli per la storia di un concilio connotato – caso unico nella storia della Chiesa – da una duplice cifra: “l’origine nella decisione di una singola persona e l’ispirazione pastorale”. Se poi è vero che, letti complessivamente, percorso espositivo e catalogo, finiscono per indicarci un Papa capace di raccogliere intorno a sé un consenso crescente sino a far diventare il “suo” concilio l’espressione della comunità ecclesiale, sono diverse le soste innanzi a varie carte roncalliane, che offrono spunti di approfondimento.

(©L’Osservatore Romano 10 ottobre 2012)