Papa Francesco ha accettato la rinuncia al governo pastorale del Patriarcato di Gerusalemme dei Latini presentata da S. B. Fouad Twal e ha nominato amministratore apostolico padre Pierbattista Pizzaballa, «elevandolo alla dignità di Arcivescovo, assegnandogli la sede Titolare di Verbe».
Chi è
Pierbattista Pizzaballa è nato a Cologno al Serio, in diocesi e provincia di Bergamo, il 21 aprile 1965. Accolto in Seminario minore della Provincia Francescana di Cristo Re, Bologna, nel settembre 1976, il 5 settembre 1984 ha iniziato il noviziato nel convento de La Verna.
Ha emesso la professione temporanea a La Verna il 7 settembre 1985 e la professione perpetua a Bologna il 14 ottobre 1989. Dopo il primo ciclo di studi filosofico-teologici, ha conseguito il Baccellierato in Teologia presso il Pontificio Ateneo Antonianum di Roma.
Il 27 gennaio 1990 è ordinato diacono e il 15 settembre 1990 presbitero nella Cattedrale di Bologna dal cardinale Giacomo Biffi.
Arrivato in Custodia di Terra Santa il 7 ottobre 1990, ha completato gli studi di specializzazione allo Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme nel 1993. In seguito è stato professore di ebraico biblico alla Facoltà Francescana di Scienze Bibliche e Archeologiche di Gerusalemme. Ha iniziato il servizio nella Custodia il 2 luglio 1999. Il 9 maggio 2001 è stato nominato Guardiano del convento dei Santi Simeone e Anna a Gerusalemme.
È stato impegnato nella pastorale dei fedeli cattolici di espressione ebraica ed è nominato Vicario Patriarcale nel 2005 fino al 2008. Il Definitorio Generale lo ha eletto Custode di Terra Santa e Guardiano del Monte Sion nel maggio 2004. Il 22 marzo 2010 è stato rieletto. Nel 2013 è stato postulato per un ulteriore triennio. Il suo mandato si è concluso nell’aprile 2016.
Il vescovo di Bergamo
«Particolarmente lieto di condividere l’esultanza per l’annuncio» è stata espressa dal vescovo di Bergamo, monsignor Francesco Beschi.
Ecco il testo del comunicato: «Abbiamo conosciuto la sua preziosa e prolungata opera di guida della Custodia di Terrasanta e condiviso la profondità dell’apprezzamento, della stima e dell’affetto da parte della Chiesa, delle Istituzioni di quei Luoghi Santi e di moltissime comunità e persone. Le sue parole e le sue azioni in quella parte di mondo così importante e inquieta sono state all’insegna della testimonianza evangelica, della cura per l’unità tra i cristiani, della promozione di ogni sforzo di pace. Lo abbiamo visto ultimamente impegnato sia nella visita del Santo Padre ai Luoghi Santi, sia nella preparazione e nello svolgimento dell’incontro del Papa con i presidenti Simon Peres e Abu Mazen. Ora il Signore, attraverso la scelta del Santo Padre che ringraziamo ancora una volta con tutto il cuore, lo chiama ad un rinnovato e delicato servizio alla Chiesa che vive la testimonianza della fede e la vita nella carità in contesti assai difficili e significativi per la fede dei cristiani e le grandi esperienze religiose dell’Ebraismo e dell’Islam. Assicuriamo a lui la nostra preghiera, il nostro affetto, la nostra vicinanza, particolarmente lieti della sua scelta di celebrare tra noi il rito dell’Ordinazione episcopale, il giorno 10 settembre in Cattedrale».