Un importante contributo esegetico al dibattito sul ministero di Pietro, anche nel quadro della ricerca ecumenica.
Che cosa dice la Scrittura sul ministero di Pietro? Quali sono, secondo il Nuovo Testamento, i fondamenti su cui si fonda il Primato dei successori di Pietro? che cosa è necessario, che cosa è mutevole? Recentemente è stato proprio papa Giovanni Paolo II, nell’enciclica Ut Unum Sint, a sollevare la domanda e a spingere i teologi cattolici in questa ricerca. Per dare una risposta a questi interrogativi interviene anche Rudolf Pesch in questo suo studio, documentato e essenziale, suggerito dal card. Ratzinger.
L’Autore, che concentra la sua attenzione sull’esegesi canonica della Scrittura (quella del “testo finale”,conclusivo), descrive qui i tratti del Primato nella vita di Pietro, nei diversi strati degli scritti neotestamentari e nei suoi primi sviluppi all’interno della giovane Chiesa. La sua tesi suona: «Ciò che già si intravedeva in Pietro è poi entrato a far parte del Primato».
Pesch tratta con diffusione le questioni controverse della trasmissione del Primato e caratterizza il ministero petrino in riferimento all’autorità che gli si attribuisce, alla struttura sacramentale nella quale esso si iscrive e al rapporto fra Primato e collegialità.
Un importante contributo esegetico al dibattito sul ministero di Pietro, anche nel quadro della ricerca ecumenica.
Rudolf Pesch
I fondamenti biblici del Primato
Collana: Giornale di teologia 291
ISBN: 978-88-399-0791-2
Formato: 12,3 x 19,5 cm
Pagine: 184
Titolo originale: Die biblischen Grundlagen des Primats
© 2002
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