Graffiti d’artista. Gaza, il Banksy sulla porta “svenduto” per 175 dollari

Vendere un “graffito” di Bansky per 175 dollari e poi scoprire che quell’immagine ne vale centinaia di migliaia. È successo a un palestinese della Striscia di Gaza, Rabie Darduna, raggirato da un altro residente nell’enclave costiera che si è spacciato per un collaboratore del famoso artista inglese.

Come riferisce la Bbc, Darduna ha venduto per 175 dollari (poco più di 160 euro) la porta di casa sua, l’unica rimasta in piedi dopo il bombardamento israeliano della scorsa estate, sulla quale Bansky a febbraio aveva disegnato una dea greca piangente.

L’artista inglese, uno dei più noti esponenti mondiali della street art, nel corso della sua visita nella Striscia ancora devastata, aveva utilizzato le macerie per i suoi graffiti.

Dopo aver scoperto che un murales di Bansky, disegnato a Bristol, è stato venduto a quasi 600mila dollari, Darduna si è convinto di essere stato truffato. È una “frode”, si è lamentato, annunciando che con la sua famiglia sta cercando di riavere indietro il pezzo. A quanto pare con il sostegno dell’artista inglese che, tramite un suo rappresentante, ha fatto sapere di schierarsi dalla parte dei legittimi proprietari.

COME SI PRESENTAVA LA PORTA…
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…E COME SI PRESENTA ORA
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