Gaza, le vittime sono almeno 1.000

È di almeno 1.000 vittime il bilancio dell’offensiva israeliana nella Striscia di Gaza, cominciata l’8 luglio. Lo rende noto il quotidiano israeliano Haaretz. Dall’inizio dell’offensiva, i morti israeliani sono 39, di cui 2 civili.

Nell’enclave palestinese continua a crescere il numero dei cadaveri recuperati dalle macerie dall’inizio della tregua umanitaria di dodici ore, cominciata alle 7 di sabato ora locale. Poco prima della sospensione delle ostilità, almeno 23 palestinesi hanno perso la vita a causa dei bombardamenti. In particolare il fuoco dei carri armati ha annientato una famiglia di 18 persone, compresi 4 bambini, rimaste intrappolate nella loro abitazione a Khuzaa, villaggio alla periferia sud-orientale di Khan Younis, a circa 500 metri dalla frontiera. Tra le vittime anche un operatore sanitario, colpito mentre stava soccorrendo i feriti.

Proseguono intanto gli sforzi della diplomazia internazionale per risolvere la crisi. Al termine di una riunione a Parigi “È stata una riunione positiva”. “Qui siamo tutti per un’estensione del cessate il fuoco a Gaza”: lo ha detto il ministro degli Esteri francese Laurent Fabius al termine della riunione con sette omologhi, tra cui Federica Mogherini, a Parigi. Erano presenti i colleghi di Italia, Germania, Gran Bretagna, Usa, Qatar e Turchia. L’impegno italiano per la risoluzione della crisi a Gaza “è molto forte”: lo ha detto il ministro degli Esteri, Federica Mogherini, al termine della riunione con sette omologhi a Parigi. “Oggi c’è uno sforzo coordinato e univoco” ha aggiunto il ministro sottolineando la necessità di andare avanti con il coordinamento tra le diverse cancellerie internazionali per arrivare al più presto ad una risoluzione duratura della crisi.

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