Fermati la vicepresidente Kaili, Panzeri (ex Ds) e Visentini (sindacato) terremoto al Parlamento Ue L’accusa: corruzione dal Qatar

LO SCANDALO

«Tangenti per parlare bene del Qatar» Un terremoto al Parlamento europeo

Sopra, la vicepresidente del Parlamento Europeo, Eva Kaili e l’ex eurodeputato Antonio Panzeri /Epa

Bruxelles

Centinaia di migliaia di euro per “comprare” eurodeputati e influenzare l’immagine del Qatar in vista dei Mondiali di calcio. È un autentico scandalo bomba quello che ieri ha investito il Parlamento Europeo, scandalo che rischia di allargarsi di ora in ora. È la tarda mattinata quando il quotidiano belga Le Soir e il settimanale Knack lanciano la notizia: quattro italiani, tra cui l’ex eurodeputato del Pd Antonio Panzeri (a Strasburgo tra il 2004 e il 2019, nel 2017 passato ad Articolo 1 e oggi presidente dell’Ong Fight Impunity) e l’attuale segretario generale dell’organizzazione internazionale dei sindacati (Ituc) Luca Visentini, sono stati fermati dalla Procura federale belga con il sospetto di corruzione. A sera gli arresti salgono a 7: oltre alla moglie e alla figlia di Panzeri e al suo ex assistente parlamentare Francesco Giorgi, c’è la vicepresidente del Parlamento europeo, la socialista greca Eva Kaili. Perquisite inoltre, riferisce ancora Knaak, le abitazioni di almeno quattro assistenti parlamentari europei, tre dei quali legati al gruppo dei Socialisti e democratici (di cui fa parte il Pd), uno al Partito Popolare. Notizia poi confermata nella sostanza da una nota della procura federale belga, secondo la quale un « Paese del Golfo» avrebbe cercato di «influenzare le decisioni economiche del Parlamento Europeo, versando somme di denaro adeguate e offrendo cospicui regali a terzi con posizioni politiche e/o strategiche significative in seno al Parlamento Europeo ». Secondo le indiscrezioni stampa, poi confermate, il Paese in questione è il Qatar, che cercava di «ripulire» la propria immagine in vista dei Mondiali. La procura belga cita la cifra di 600.000 euro in contanti, oltre a «materiale informatico e telefoni cellulari», tutti sequestrati. Secondo la stampa belga, nell’abitazione di Panzeri, che tra il 2017 e il 2019 è stato presidente del sottocomitato per i Diritti umani del Parlamento Europeo, gli inquirenti avrebbero rinvenuto 500.000 euro in contanti.

In totale la Procura parla di «16 perquisizioni in numerosi comuni di Bruxelles ». L’ipotesi di reato è «presunta associazione a delinquere, corruzione e riciclaggio di denaro». La procura belga ha poi chiesto a quella di Bergamo di procedere al fermo in Italia della moglie e della figlia di Panzeri. All’inizio i nomi non erano trapelati, si parlava di persone di cittadinanza di origine italiana nati nel 1955 (Panzeri), 1969 (Visentini), 1971 (Niccolò Figà-Talamanca della Ong No Peace Without Justice) e 1987. Quest’ultimo è Francesco Giorgi, ex assistente parlamentare di Panzeri (e oggi dell’eurodeputato Pd Andrea Cozzolino, estraneo all’inchiesta). Quanto alla partner di Giorgi, Eva Kaili, 44 anni, attualmente uno dei 14 vicepresidenti del Parlamento Europeo, secondo Le Soir e Knaak il domicilio della donna sarebbe stato perquisito dagli inquirenti, e lei stessa portata davanti al giudice istruttore per essere ascoltata prima del fermo. Le Soir cita un post Twitter del primo novembre scorso su un incontro di Kaili con Ali bin Samikh Al Marri, ministro del Lavoro qatarino. « L’esponente Ue – si legge – si rallegra dell’impegno del Qatar a perseguire le sue riforme in materia di lavoro dopo i Mondiali 2022 e augura un buon torneo». Sempre a sera, la notizia dell’espulsione della donna dal Partito socialista greco Pasok. La notizia ha colto di sorpresa l’istituzione Ue, seminando ovviamente sconcerto. « Il Parlamento Europeo – ha dichiarato un portavoce – non commenta su procedimenti giudiziari. Come sempre, il Parlamento coopera pienamente con le autorità nazionali ». No comment anche dall’Ituc, l’ente presieduto da Visentini. L’imbarazzo è inevitabile in casa Pd e del suo gruppo, i Socialisti e democratici (S& D). « Apprendiamo con sconcerto – si legge in una nota dei Dem – delle indagini e dei fermi in corso a Bruxelles», con l’auspicio «che la verità emerga presto e che sia difesa l’onorabilità della nostra istituzione, anche vista la posizione molto dura espressa dal Parlamento Europeo nella sua più recente risoluzione sul Qatar durante la sessione plenaria di novembre ». «Siamo sconvolti dalle accuse – recita un comunicato di S& D – il gruppo ha tolleranza zero per la corruzione ». Il Ppe si dice «scioccato», mentre la Lega parla di «forte preoccupazione e sgomento» per le «accuse molto gravi» e pure il M5S auspica «che venga fatta piena luce», chiedendo inoltre le dimissioni di Kaili.

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Fermati 6 italiani, tra loro c’è l’ex eurodeputato Pd Antonio Panzeri. Sotto interrogatorio la vicepresidente dell’Eurocamera, Eva Kaili, arrestata in serata e poi espulsa dal Partito socialista greco Pasok. Indagini anche a Bergamo Blitz della polizia federale belga: 16 perquisizioni in diversi comuni dell’area di Bruxelles. Tra i reati contestati corruzione e riciclaggio in vista dei Mondiali