"Face to face": a Castellaneta su Facebook si condivide la fede

Un gruppo su Facebook per “tessere insieme una rete di ascolto, di preghiera e di riflessione condivisa”. È l’iniziativa di tre Uffici della diocesi di Castellaneta – catechistico, pastorale giovanile e Centro vocazioni – i quali hanno aperto sul Social Network uno spazio chiamato "Face to face… Camminando insieme verso la Pasqua”. L’iniziativa, ha spiegato al SIR don Oronzo Marraffa, direttore del Servizio per la pastorale giovanile della diocesi pugliese, “è stata ispirata da diversi fattori; prima di tutto, dal desiderio di offrire un sussidio per la Quaresima, tempo vocazionale privilegiato per ritrovare le radici del proprio cammino e provare a mettere un po’ di ordine nel cuore”. Inoltre, aggiunge, “siamo stati mossi dalla necessità di vivere in maniera sempre più estroversa il nostro servizio ai giovani per incontrare coloro che solitamente non frequentano gli ambienti parrocchiali, ma che cercano sempre qualcuno disposto a condividere la loro personalissima ricerca di senso”. In questi giorni, dice il sacerdote, “è stata superata la soglia dei 650 iscritti. La maggior parte di loro, oltre la metà, si colloca nella fascia di età tra i 18 e i 34 anni”. A loro “proponiamo semplicemente il brano evangelico del giorno, cui segue un piccolo commento ed una preghiera, preparati ogni volta da persone diverse”. In questa iniziativa, spiega don Marraffa, “oltre a due sacerdoti e ad una suora, sono coinvolti una coppia di fidanzati, alcuni genitori e dei giovani in ricerca vocazionale. Il nostro obiettivo è offrire a tanti la possibilità di una piccola sosta mentre si è presi dalla frenetica navigazione delle pagine web suggerendo, magari, una modalità di fruizione che vada oltre lo zapping”. Per il sacerdote, “il nostro abitare l’ambiente dei media digitali” deve essere caratterizzato da “tre aggettivi: ‘competente’, per dire che questo continente si avvale di codici propri che vanno studiati e rispettati; ‘intelligente’ – nella radice etimologica – poiché i segni dei tempi richiedono un attento discernimento; ‘creativo’, perché si tratta di tracciare percorsi inediti nei quali, però, risiede una grande fecondità per la vita della Chiesa”. Questa iniziativa, afferma il sacerdote, “è in linea con l’impegno che la Chiesa italiana ha assunto ormai da tempo e che verrà riconfermato con il convegno ‘Testimoni digitali. Volti e linguaggi nell’era cross mediale’ (Roma, 22-24 aprile 2010)”. A proposito di questo appuntamento, don Marraffa aggiunge: “Le attese sono molteplici, ma ritengo che tutte possano racchiudersi nella capacità dei credenti di abbandonare definitivamente il ruolo di spettatori per essere fermento vivo nelle varie dimensioni della cultura del nostro Paese”. (chiesacattolica.it/comunicazione)