ERO STRANIERO E MI AVETE ACCOLTO

DI MAURIZIO SCHOEPFLIN – avvenire


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 Nato in provincia di Udine nel 1933 e ordinato prete nel 1958, monsignor Raffaele Nogaro è stato vescovo della diocesi di Sessa Aurunca e poi, per 18 anni, di quella di Caserta, della quale è diventato emerito nell’estate dell’anno scorso. «Un presule molto amato e discusso, ma che nessuno ha mai trattato con indifferenza, perché è stato sempre in prima linea, sul fronte del bisogno, in sintonia con altre figure di sacerdoti ‘di strada’»: così lo descrive Orazio La Rocca, il vaticanista de la Repubblica, che ha curato questo libro-intervista, nel quale Nogaro ha modo di raccontarsi e di raccontare la sua lunga e significativa esperienza di pastore in una terra sicuramente difficile.
  Fattosi prete in seguito a una vocazione tanto forte quanto contrastata e sofferta, Nogaro manifestò subito una particolare predilezione per uno stile sacerdotale aperto all’incontro vivo con il popolo, predilezione che rimase intatta anche dopo la consacrazione episcopale e la presa di possesso della diocesi di Sessa Aurunca: «Ricordo – egli narra riguardo all’inizio del suo episcopato – con nostalgia e tenerezza i contatti con la gente, soprattutto con le persone semplici, rapporti subito spontanei, fraterni, pieni di sentimento». È uno stile, quello del nuovo vescovo, che non tutti comprendono e approvano; per niente facili risultano anche i rapporti col predecessore, che si rivela ben poco disposto a farsi da parte: dopo sette anni «intensi e bellissimi», monsignor Nogaro viene trasferito a Caserta, dove trova un’«accoglienza buona e calorosa, specialmente da parte della gente comune», e dove comincia a operare una serie di scelte che lo porteranno spesso a scontrarsi con personalità della cultura, della politica e della stessa Chiesa, soprattutto per le sue prese di posizione in campo sociale e politico. Anche nel libro Nogaro si mantiene coerente con le proprie convinzioni e non lesina critiche e riserve a proposito delle più diverse questioni riguardanti la vita ecclesiale e la conduzione della cosa pubblica: non casualmente egli conferma di preferire una Chiesa di frontiera a quella che definisce una Chiesa di palazzo, e altrettanto non casualmente ribadisce con forza il suo pacifismo senza se e senza ma. Ovviamente, La Rocca interpella Nogaro anche sui temi della legalità, dell’immigrazione, della giustizia sociale, della salvaguardia dell’ambiente, tutti temi che hanno costituito i cavalli di battaglia dell’episcopato nogariano.
  Raffale Nogaro (con Orazio La Rocca)
 ERO STRANIERO E MI AVETE ACCOLTO
  Il Vangelo a Caserta
 Laterza. Pagine 130. Euro 14,00.