Dormire? Aiuta a ricordare. Il sonno meglio dell’agenda

Addio ai pro­memoria sul cellulare e ai classici bigliettini appiccicati al frigorifero. Per ricordare, ora, pare basti farsi un bel pisolino. A sostenerlo l’ennesima, curiosa ricerca americana, stavolta proveniente dalla Washington University di St. Louis. Il sonno, secondo Michael Scullin e Mark McDaniel, studente e allievo che hanno collaborato allo studio, è meglio di un post-it per ‘incollare’ la lista di impegni e farli emergere più nitidamente. Merito dell’ippocampo, che riesce ad riattivare le informazioni recentemente apprese, rinforzandole e portandole nelle regioni di ‘stoccaggio’ a lungo termine del cervello. Chi dorme… piglia ricordi! È il sonno l’arma migliore per tenere a mente una lista di impegni futuri. La ricetta ‘salva­memoria’ arriva dalla Washington University di St. Louis, Usa. Per la prima volta uno studio, pubblicato su «Psychological Science», si è concentrato sulla cosiddetta memoria prospettica, che ha come contenuto gli impegni futuri. Scoprendo che proprio dormendo li si può rinforzare.

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