Dopo dieci anni, il ritorno in Duomo: ORDINAZIONI PRESBITERALI IN CATTEDRALE

Ritornare dunque in Cattedrale, se da una parte riempie di gioia per tutti i significati che la Chiesa madre rappresenta, dall’altra diventa una sfida per accogliere diverse centinaia di persone, un’assemblea desiderosa di essere unita, partecipe ai diversi momenti, vicina ai nuovi presbiteri. La disposizione degli spazi in Duomo Con l’esperienza acquisita nell’allestimento del Palasport, nella preparazione delle due Messe Crismali e delle tre Ordinazioni diaconali già celebrate nel Duomo restaurato, ecco alcune note per l’accoglienza del clero e dei fedeli la sera del 22 maggio. Nell’aula centrale e nelle due navate laterali, saranno disposte 600 sedie (il triplo dei posti a sedere disponibili con i banchi nel 2000). Davanti alla cattedra del Vescovo ci sarà lo spazio per gli ospiti delle Case della Carità. I fedeli nelle navate laterali potranno seguire grazie a sei schermi televisivi. Nei due transetti saranno disposte circa 200 sedie per i presbiteri concelebranti e tutti i riti di Ordinazione — dalla presentazione degli ordinandi all’abbraccio di pace coi Vescovi e con i confratelli presbiteri — avverranno davanti all’altare. Dietro l’altare troveranno posto i diaconi permanenti, i seminaristi, il coro diocesano (nell’abside). Insomma, considerando anche le gradinate e gli spazi in piedi vicino agli schermi, si potranno accogliere oltre mille persone. I preti e i diaconi non si preparano in sacristia ma nella Mensa del Povero I presbiteri e i diaconi che partecipano alla Liturgia di Ordinazione del 22 maggio con inizio alle ore 20.30 sono invitati a portare con sé camice e stola rossa. Anche i Vicari episcopali, i Superiori del Seminario, i Parroci e i Viceparroci degli Ordinandi nonché gli altri presbiteri invitati a indossare la casula — messa a disposizione dalla Sacristia del Duomo e dal Seminario di Marola — portano ugualmente il proprio camice e una stola rossa semplice. Ci si prepara tutti nei locali della Mensa del Povero: l’ingresso è dal portone del Vescovado, in Via Vittorio Veneto, 8. Come è noto, poi, all’imposizione delle mani, tutti i presbiteri presenti (se non concelebranti all’Eucaristia possono indossare camice e stola solo per quel momento), sono invitati a imporre le mani sugli ordinandi, per sottolineare l’unità e la collegialità del presbiterio, nel quale si viene inseriti con l’Ordinazione. Al termine, non ci sarà la processione, ma i presbiteri e i diaconi torneranno per conto proprio nei locali della Mensa, passando dalla porta laterale che immette nel cortile del Vescovado.     Tutti partecipano alla processione iniziale, che partirà dal cortile del Vescovado e con breve tragitto farà l’ingresso dal portone centrale del Duomo (in caso di maltempo faranno la processione, dall’interno, solo gli ordinandi e i preti in casula. Per il bacio all’altare, si salirà a quattro a quattro, per non appesantire lo svolgimento della processione. in webdiocesi