Dischi sacra: squarci sonori di una contemplazione quasi mistica

Philippe Herreweghe crede in Carlo Gesualdo, Principe di Venosa (1566-1613). Lo si capisce da come siede in cabina di regia e asseconda nota dopo nota la sacra sceneggiatura dei Responsoria per la Settimana Santa; da come porta sotto i riflessi cangianti del lume di una candela il canto di preghiera e penitenza da intonarsi in occasione dell’Ufficio delle Tenebrae, al calare della notte della vigilia di Giovedì, Venerdì e Sabato Santo.
La raccolta si compone di ventisette mottetti a sei voci, un Salmo (Benedictus Dominus Deus Israel) e un inno (Miserere mei, Deus) dati alle stampe nel 1611, appena due anni prima che il “principe dei musici” prendesse congedo dalla vita terrena. Proprio in questa prospettiva, la musica appare ancor più assoluta e definitiva, quasi dovesse rappresentare il punto di approdo finale di un viaggio ideale in cui, tra cupe linee melodiche, aspre dissonanze e taglienti contrasti armonici, Gesualdo sembra ripercorre le tappe principali della sua tormentata esistenza.
E lungo la via del dolore che dal Monte degli Ulivi approda sulla cima del Golgota, Herreweghe guida la formazione corale del Collegium Vocale Gent per una strada interpretativa che, smussando ogni curva, si apre su squarci sonori di una contemplazione quasi mistica.

Collegium Vocale Gent /
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P. Herreweghe
GESUALDO
Responsoria 1611
Phi / Sound and Music
Euro 29.00