Dio è fedele, perdona e torna ad accogliere il suo popolo: commento letture 20 Gennaio di don Fabrizio Crotti

Nella prima domenica del tempo ordinario (chiamata seconda in quanto la prima è la festa del battesimo di Gesù) la liturgia ci propone non il vangelo di Lc che ci accompagnerà in questo anno, ma il brano del vangelo di Gv relativo le nozze di Cana.

Questo perchè il gesto di Gesù a Cana è una “manifestazione” messianica, un’epifania dove Gesù stesso si rivela. Diversamente dal battesimo al Giordano, dove il Padre svela il significato profondo del Cristo, in questo episodio, modello di tutti i “segni” che compirà Gesù, Egli stesso si rivela. L’abbondanza del vino, la sua ottima qualità ed il fatto che esso sostituisce l’acqua preparata per le abluzioni rituali, sono tratti messianici che mettono in luce Gesù come Messia, che inaugura la nuova alleanza in un contesto di festa di nozze. Si realizza così quanto annunciato da Is (1a lettura) dove la terra di Dio (il suo popolo) non è più “abbandonata” ma “sposata”.

Dio è fedele, perdona e torna ad accogliere il suo popolo nella “giustizia” (azione salvifica di Dio) nella “gloria” (segno della presenza amorosa in mezzo al popolo). L’ unità di cui parla Paolo (2a lett.) non è uniformità, ma agire di Dio nella diversità di ognuno ma convergente alla unità della comunione in Cristo.

di don Fabrizio Crotti