Dichiarazione sull’ospitalità eucaristica

Settimana News

Il gruppo ecumenico che redige il bollettino Ospitalità eucaristica ha proposto un documento dal titolo «La Cena del Signore», scritto dal pastore e teologo valdese Paolo Ricca insieme al sacerdote e teologo cattolico Giovanni Cereti, per definire i punti di essenziale convergenza riguardo alla Cena del Signore. Il documento – datato 25 maggio 2019 – propone alcuni punti condivisi riguardo alla comprensione dell’eucaristia, in base ai quali gli estensori ritengono «sia possibile a ogni persona cristiana battezzata, in obbedienza alla propria coscienza e rimanendo in piena solidarietà con la propria chiesa, essere accolti come graditi ospiti in ogni mensa cristiana in cui si celebri la Cena del Signore».

ospitalità eucaristica

Noi, cristiani di appartenenze, provenienze ed esperienze ecclesiali diverse, tutti in cammino verso il Regno di Dio che in Gesù Cristo si è avvicinato all’umanità e a noi, convinti che l’unità della Chiesa è da un lato un dono del Signore che dobbiamo ricevere e un suo comandamento a cui dobbiamo ubbidire, e dall’altro è un segno importante di unione che i cristiani devono offrire in un mondo tanto diviso; avendo constatato attraverso incontri, dialoghi e preghiere comuni di condividere l’essenziale nella fede riguardo alla Cena del Signore – da alcuni definita Eucaristia e da altri Santa Cena – e cioè che:

  • il Signore è presente nella Cena, che è Lui a presiederla in ogni chiesa e che noi tutti che facciamo parte del suo popolo siamo suoi ospiti, essendo Gesù che ci accoglie alla sua mensa in quanto la Cena è “del Signore” e non delle chiese,
  • la comunione che Egli ci dona è unicamente quella del pane, «suo corpo», del vino, «suo sangue», della sua santa Parola e della sua Presenza;
  • né Gesù né gli apostoli hanno spiegato il significato esatto da dare alle sue parole durante la Cena né hanno chiarito il modo della presenza di Cristo Risorto;
  • le diverse dottrine che nei secoli passati e ancora oggi hanno cercato di interpretare i gesti, le parole e la presenza stessa di Gesù nella Cena hanno tutte un loro significato e valore ma non sono costitutive della Cena;
  • la Cena rappresenta anche un momento di unione fra i cristiani e non può perciò essere occasione di divisione;
  • ogni celebrazione della Cena avviene nell’attesa della venuta di Gesù sulla terra, che invochiamo con l’antica preghiera cristiana «Maranà tha», «Signore nostro, vieni!»; sulla base di questo consenso liberamente e fraternamente raggiunto riteniamo che sia possibile ad ogni persona cristiana battezzata, in obbedienza alla propria coscienza e rimanendo in piena solidarietà con la propria chiesa, essere accolti come graditi ospiti in ogni mensa cristiana in cui si celebri la Cena del Signore.

Sabato 25 maggio 2019.

Paolo Ricca,
pastore e teologo valdese

Giovanni Cereti,
prete e teologo cattolico

Co-firmatari: Maria Bonafede, pastora valdese; Daniele Garrone, teologo valdese, Andrea Grillo, teologo cattolico; Lidia Maggi, pastora battista; Carlo Molari, teologo cattolico; Fredo Olivero, prete cattolico; Emmanuele Paschetto, pastore battista; Giuseppe Platone, pastore valdese, Antonietta Potente, teologa cattolica; Felice Scalia, prete cattolico; Antonio Squitieri, pastore metodista; Kirsten Thiele, pastora luterana.