Dialoghi in Cattedrale

Il richiamo del filosofo Massimo Cacciari e del biblista vescovo Mons. Monari ha attratto persone molto diverse: laici che non frequentano la chiesa e che anzi ne sono lontani, e soprattutto cristiani praticanti che ben conoscono la ricchezza spirituale degli interventi del reggiano, ora vescovo di Brescia. Il tema libertà e legge è stato affrontato subito con un approccio filosofico da Cacciari, il quale ha subito posto l’interrogativo fondamentale:“Siamo liberi?”. Ha risposto che la filosofia non ha una risposta. Essa è un dono da accogliere, una grazia nel senso che è data gratis. Un dono che dev’essere ridonato, per-donato. E’ comunque una libertà condizionata, che non può essere liberata dalla filosofia. È poi toccato a Mons. Monari spiegare come la fede cristiana è liberante nella situazione di lacerazione tra pensiero e azione, tra quanto si vorrebbe fare e come poi si agisce. L’essere umano facilmente ricade su se stesso, si accontenta di ciò che è immediatamente fruibile. La legge morale indica il bene, ma non sana il cuore. Mons. Monari si è ispirato a quello che ha chiamato l’inno alla libertà nella prima lettera ai Corinti, cap. 3,31: “… tutto è vostro: Paolo, Apollo, Cefa, il mondo, la vita, la morte, il presente, il futuro: tutto è vostro! Ma voi siete di Cristo e Cristo è di Dio”.. Tutto è vostro, ha commentato, a condizione che voi siate di Dio. Ecco perché la fede è liberante. Davanti a Dio il mondo perde la sua capacità di seduzione; e non diventerà mai un buco nero. L’appartenenza al mondo è schiavitù, l’appartenenza a Dio è libertà. Consegnandoci a Gesù accettiamo la sua sovranità anche la morte viene relativizzata. Si può così sperimentare la libertà di ricevere e di dare con l’amore riversato nel nostro cuore dallo Spirito Santo. E allora si fa esperienza di vita nuova. Tutto cambia. Le cose vecchie sono passate, ne sono sorte di nuove. Però il cambiamento non avviene in un momento: si nasce bambini e solo lentamente si cresce. Il dono dello Spirito e l’esperienza dell’ascesi personale ci immettono in un cammino di libertà. Così ha concluso il suo intervento. Nella seconda parte, c’è stato solo il tempo per un intervento prima di Cacciari, poi di Monari, per sviluppare ulteriormente le proprie riflessioni.  (webdiocesi)