Concilio da rivivere: quando i cattolici fecero il Cinquantotto

DI FULVIO DE GIORGI
 Qual è il passo storico dei grandi Concili? Nel ’500 Trento avviò, in diverse di­rezioni, una profonda ope­ra di Riforma cattolica: fonda­mentalmente incentrata sul clero.
  Oggi sappiamo che quell’opera in­cise per secoli. Ma non fu un pro­cesso facile e veloce: dopo un pri­mo forte avvio, carico di entusia­smo, vi furono momenti di stan­chezza e sfiducia, in cui la spinta riformatrice parve spegnersi. Ecco allora – proprio in quei momenti – pastori e laici, santi e mistici che ridiedero slancio. E oggi gli storici parlano di «ripresa tridentina».
  Anche il Vaticano II ha avviato non – come ha ben osservato Benedet­to XVI – una frattura nella storia della Chiesa, ma un vero e profon­do movimento di auto-riforma: fondamentalmente incentrato sul laicato. Dopo qualche decennio di slancio, oggi sembra si sia in un punto morto, tra stanchezze e in­certezze. Perciò il Papa ha recente­mente esortato i vescovi italiani: «Siete chiamati a riflettere sulla vi­ta e sul rinnovamento dell’azione pastorale della Chiesa […] in con­tinuità con il cammino del Vatica­no II». Ecco in effetti la priorità ec­clesiale di questo momento: ri­prendere (e rilanciare con convin­to entusiasmo) il Vaticano II. Que­sto è anche il fine ultimo che ha condotto un variegato collega­mento di fedeli (individualmente e più spesso in gruppo) a un serio impegno di riappropriazione sto­rica del Concilio, a partire dalla prima idea – formulata da Giovan­ni XXIII – e ripercorrendone passo passo il cammino, seguendone gli anniversari cinquantennali, che in questo periodo (dal 2008-09 al 2015, almeno) stiamo vivendo. A partire dalla lettura complessiva del Concilio a suo tempo formula­ta da Dossetti, Gigi Pedrazzi, da Bologna, è stato il punto di riferi­mento telematico di una rete che ha prodotto iniziative in 13 regioni italiane, scambiandosi pensieri e riflessioni: una rete che compren­de – per fare qualche esempio – il gruppo trentino del «Margine» e la Rosa Bianca, il Masci di Sammar­tini e il gruppo Dozza di Bologna, le famiglie della parrocchia San Giuseppe di Saronno e il consiglio pastorale di Santa Angela Merici a Milano. Una rete che continua a crescere. Per  darle ulteriore slancio, tutto il ma­teriale scambiato in Rete (anche quello di carattere più «privato»: ansie, preoccupazioni, sfoghi…) è stato pubblicato in un volume si­gnificativamente edito insieme da Il Mulino (di ascendenza cattolica) e dalla Claudiana (protestante), con introduzione di Maria Bona­fede, moderatrice della Tavola val­dese. Emerge così un cammino di studio, non accademico ma vivo, e anche «penitenziale»: per riflettere su ciò che si è lasciato cadere e per impegnare le coscienze.
 Luigi Pedrazzi (a cura di)
 VATICANO II IN RETE
 Il nostro ’58
 Il Mulino– Claudiana Pagine 360. Euro 26,00.

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