Commento alle letture del 19 Giugno 2011: Santissima Trinità

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Si possono leggere le tre letture odierne come un itinerario di rivelazione progressiva nella quale viene manifestato agli uomini il mistero del Dio uno e trino. Si parte dall'Esodo dove il Signore proclama il suo nome (la sua identità) di fronte ad Israele. É interessante notare che questa rivelazione di Dio è incorniciata tra un brano che parla delle tavole della legge e una preghiera che chiede a Dio la grazia ed il perdono. Non è a caso: quello che Dio dice di se stesso coinvolge noi; ci coinvolge anzitutto nel nostro comportamento perchè l'etica biblica si fonda sul mistero stesso di Dio. Cerca di capire chi è Dio e capirai anche quello che debba essere il tuo comportamento con Lui e davanti a Lui. Poi la manifestazione di Dio ci coinvolge in quanto bisognosi della sua grazia. Nei quaranta gironi in cui Mosè è rimasto sul Sinai il popolo di Israele si è dato all'idolatria; ha mostrato di essere un popolo "di dura cervice", cioè un popolo che ha i nervi del collo irrigiditi e non riesce più a piegare docilmente la testa. Questo vuol dire che il rapporto con il Signore è annullato? Per niente. Dio infatti si è presentato così: "il Signore, il Signore, Dio misericordioso e pietoso, lento all'ira e ricco di grazia e fedeltà".

don Fabrizio Crotti

pubblicato il 18 Giugno 2011 ore 08:34