Commento alle letture del 18 Marzo: La linea unitaria principale è quella dell’amore di Dio che forma l’oggetto principale di tutte e tre le letture

La linea unitaria principale è quella dell’amore di Dio che forma l’oggetto principale di tutte e tre le letture. Si possono anche ben collegare le descrizioni morali che chiudono il vangelo e la seconda lettura.

Gesù non è solo un dono di Dio, è Dio che si dona; non è solo la mano di Dio, è Dio che si fa aiuto per l’uomo. Gesù è l’immagine perfetta del Dio invisibile; in lui il Padre è uscito dal suo mistero e ci ha fatto intravedere il suo volto. Di conseguenza il nostro rapporto con Dio si decide nel nostro rapporto con Gesù: “chi crede in Lui” e cioè chi accetta il suo amore come rivelazione dell’amore del Padre, chi si lascia amare da Dio attraverso di lui “non è condannato”. Non perché non sia un peccatore, ma perché il peccato è bruciato dall’amore di Dio che egli accetta con l’atto di fede. Viceversa chi non crede nell’amore e non si lascia amare e perdonare “è già stato condannato perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio”. Rifiutando l’amore rimane nella sua condizione di peccato e quindi sta sotto la condanna di Dio.

don Fabrizio Crotti