Commento alle letture del 14 Ottobre 2012 di don Fabrizio Crotti: la salvezza, il discepolato come l’effetto di un dono che viene da Dio

La pericope è di fondamentale importanza per la comprensione della salvezza e del discepolato. La salvezza appare come una realtà possibile a chiunque  ‘di fatto’ viva secondo il contenuto dei comandamenti.

Sono questi il primo grande strumento in forza del quale l’uomo può ereditare la vita eterna. Sullo sfondo della salvezza possibile a tutti nella via dei comandamenti, il discepolato cristiano appare non soltanto come via alla salvezza, ma come una vocazione “speciale” che ha la sua forza non in una nostra scelta ma in un’elezione di Cristo.

Le ricchezze possono dunque costituire un ostacolo serio alla vita cristiana. Gesù afferma che le ricchezze (e non semplicemente i beni!) rendono impossibile tanto il discepolato quanto la salvezza stessa.

In una tale situazione solo Dio può intervenire con la sua forza.
Appare chiaramente il rapporto antitetico tra Salomone ed il ricco del racconto evangelico e le due diverse ricerche: una autentica e decisa (Salomone) l’altra volenterosa ma incapace di compiutezza (giovane ricco). In entrambe si vedono la crescita, la salvezza, il discepolato come l’effetto di un dono che viene da Dio e che l’uomo deve semplicemente lasciar crescere.

don Fabrizio Crotti