Caritas: aggiornamenti per il Coronavirus

Visto il prolungarsi di questa situazione di emergenza, siamo costretti a vivere una distanza che non è usuale alle forme di esercizio della carità a cui siamo abituati; questo non significa che smettiamo di vivere la nostra missione di prossimità ma, anzi, ciò chiede di riscoprirla in forme e modalità nuove.

Pertanto, a seguito dell’evolversi della situazione, del Decreto della Presidenza del Consiglio di Ministri del 1 marzo, delle scelte della Regione Emilia Romagna e del nuovo comunicato della nostra diocesi in merito ai comportamenti da tenere per evitare la diffusione del Coronavirus, siamo a fornirvi alcune indicazioni operative rispetto alle attività della Caritas diocesana e delle parrocchie e unità pastorali.

● Tutti i Centri di Ascolto (diocesano e territoriali) devono rimanere chiusi al pubblico; per i casi urgenti e indifferibili invitiamo a procedere su appuntamento prestando alcune attenzioni igienico sanitarie come da documento allegato. https://www.ausl.re.it/sites/default/files/IMCE/CORONAVIRUS_web.pdf
● Le mense diocesane per i poveri continueranno ad effettuare soltanto la consegna di pasti caldi da asporto.
● Le distribuzioni alimentari e le distribuzioni di altri beni (abiti, oggetti, mobili…) delle parrocchie sono sospese, salvo i casi indifferibili e urgenti che vanno gestiti su appuntamento e  singolarmente prestando le attenzioni igienico sanitarie di cui sopra.
● L’ambulatorio Caritas rimane aperto per quello che è la medicina di base mentre sono sospese le visite specialistiche non urgenti.
● Le accoglienze ordinarie gestite dalla Caritas diocesana e dalle parrocchie mantengono invariate le loro attività con le dovute attenzione igienico sanitarie.
● Le accoglienze straordinarie, in particolare il progetto di accoglienza invernale, rimangono aperte chiedendo alle comunità di provvedere a:
o informare le persone sulle indicazioni di comportamento adeguate vedi allegato;
o permettere la permanenza diurna in parrocchia o almeno l’ampliamento degli orari di permanenza per evitare che le persone che non hanno altri luoghi dove andare stazionino in luoghi particolarmente a rischio;
o in caso di sintomi sospetti (febbre e tosse) facilitare il contatto con le autorità sanitarie (in primis attraverso i numeri preposti).
● Vi invitiamo a stampare e affiggere il volantino allegato e informare le parrocchie e le persone accompagnate di queste disposizione.
● Le formazioni e gli incontri proposti dalla Caritas diocesana sono sospesi e saranno ricalendarizzati in seguito.

Queste misure sono proposte per contribuire al bene comune e per tutelare la salute di tutti, sia volontari che persone in difficoltà; come già detto vi invitiamo a cercare forme alternative di prossimità (es. telefonica) con le persone accompagnate, restando disponibili all’ascolto in base alle necessità riscontrate e con le dovute modalità.

laliberta.info

Diocesi Reggio Emilia / Sospesa l’Assemblea dei Ministri Straordinari della Santa Comunione

A seguito delle indicazioni ricevute dalla Conferenza Episcopale dell’Emilia Romagna si è pensato di sospendere l’incontro dei Ministri Straordinari della Santa Comunione

In considerazione del decreto della presidenza del Consiglio dei Ministri (emanato lo scorso 1.03.20) e del conseguente comunicato congiunto della Conferenza Episcopale dell’Emilia Romagna (uscito nel tardo pomeriggio di ieri), si comunica che la prevista Assemblea dei Ministri Straordinari della Santa Comunione in programma domenica 8 marzo alle ore 18.00 in cattedrale E’ DA RITENERSI SOSPESA
Questa decisione – indipendentemente dalle disposizioni che verranno date rispetto alle Messe festive di domenica (e per le quali verrà inviata comunicazione nei prossimi giorni) – è stata presa anche in considerazione del delicato servizio che tali ministri svolgono ossia visite e contatto diretto con persone ammalate o con particolari fragilità.
laliberta.info
   

Lettera ai Parrocchiani di don Daniele Casini… saluto a Sr. Christa, Lunedì 29 agosto 2016

Reggio Emilia 18 Agosto 2016

Cari Parrocchiani,

                                alla festa dell’Assunta abbiamo annunciato, dopo 9 anni esatti dal suo arrivo in Italia (era il 16 agosto 2007), il rientro definitivo in India di Sr. Christa, il martedì 30 agosto p. v.

Negli ultimi due anni l’abbiamo vista solo a Natale, Pasqua, in estate, perché era stata inviata dalla precedente Madre Superiora a studiare a Roma per diventare Maestra delle Novizie. Con il cambio della Madre nell’aprile scorso, anche per Sr. Christa sono cambiati i progetti in una maniera impensata: dovrà occuparsi della formazione delle Novizie sì, ma in Etiopia, non in India. Peraltro adesso ritorna in India non sapendo ancora con certezza la data dell’invio nella missione africana…

Le è chiesto comunque di fare un bel salto nella sua vita e promettiamo fin da ora di accompagnarla con la preghiera!

Abbiamo pensato anche di darle un saluto che stavolta appunto sarà…. definitivo e vi annuncio che la data scelta è la sera di lunedì 29 agosto alle 19, alla vigilia della partenza (a dire il vero è l’unica data rimasta perché vogliamo attendere il rientro di Sr. Sneha dalla sua vacanza in Kerala: rientrerà appunto la sera di venerdì 26; il sabato 27 io e mons. Gazzotti abbiamo due matrimoni a testa, domenica 28 non si può fare….).

Quindi l’invito è per tutti voi il lunedì 29 alle 19 in Santa Teresa con la Messa di saluto presieduta dal Vescovo Adriano e, a seguire, cena a base di sapori e ingredienti della tradizione del Kerala, grazie ai rinforzi che verranno dalle Suore di Montecchio e Bibbiano.

Sarà anche un’occasione spero per salutarci dopo due mesi almeno in cui non ci siamo visti, E ri-.cominciare con una Messa e una festa mi sembra una bellissima cosa! E vi prego di non rispondermi come gli invitati alle nozze della parabola odierna del Vangelo…

Un caro saluto a tutti…

don  Daniele Casini

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Domenica 13 Dicembre 2015 Apertura della Porta della Misericordia

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LE INDICAZIONI PER LA CHIESA UNIVERSALE

Il Pontificio Consiglio della Nuova Evangelizzazione, su mandato del Papa, ha pubblicato nelle scorse settimane il Rito di apertura della Porta della Misericordia nelle Chiese particolari. Ecco in sintesi le indicazioni affinché i parroci possano avvisare adeguatamente i fedeli nelle Messe di domenica 6 e martedì 8 dicembre — nonché tramite i bollettini e i siti parrocchiali — e invitando i fedeli a partecipare alla inaugurazione diocesana del Giubileo.

1. Il giorno dell’apertura: 13 dicembre 2015, terza Domenica di Avvento

Il Santo Padre Francesco nella Bolla Misericordiæ Vultus (= MV) ha stabilito che l’Anno Santo si aprirà per tutta la Chiesa l’8 dicembre 2015, solennità dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria e 50° della conclusione del Concilio Ecumenico Vaticano II. In Vaticano, quel giorno il Papa aprirà la Porta Santa della Basilica di San Pietro. La domenica successiva, 13 dicembre, terza domenica di Avvento (o domenica Gaudete), si aprirà la Porta Santa nella Cattedrale di Roma, la Basilica di San Giovanni in Laterano. Il Santo Padre ha stabilito che «nella stessa domenica in ogni Chiesa particolare, nella Cattedrale che è la Chiesa madre per tutti i fedeli… si apra per tutto l’Anno Santo una uguale Porta della Misericordia» (MV 3).

2. Il luogo: la Cattedrale

L’Eucaristia che inaugura il Giubileo nelle Chiese locali con l’apertura della Porta della Misericordia sarà unica e verrà dunque celebrata nella Cattedrale. Il Papa nella MV ha indicato la possibilità di aprire una Porta della Misericordia anche nella concattedrale o in una chiesa di speciale significato (tipo i Santuari).

Come spiegato al nostro clero a settembre, l’indicazione della Commissione diocesana del Giubileo riunitasi quest’estate e fatta propria dal Vescovo con il suo Consiglio episcopale, è stata quella di aprire in Diocesi la Porta della Misericordia solo nella Cattedrale, valorizzando i pellegrinaggi giubilari presieduti dal Vescovo alla chiesa madre. Se l’indulgenza giubilare, oltre che a Roma nelle Basiliche papali, si potrà dunque ricevere attraversando la Porta della Misericordia della nostra Cattedrale, sarebbe impensabile che tutte le Confessioni richieste come condizione per l’indulgenza avvengano in Cattedrale! La Commissione ha perciò proposto di individuare per ogni Vicariato una o più chiese dette “della riconciliazione” (non sarebbe corretto chiamarle “chiese giubilari”), dove i sacerdoti di quella zona si impegnano a dedicare tempo ed energie durante tutto l’anno o in alcuni periodi specifici per mettersi al servizio delle Confessioni dei fedeli — è infatti il confessionale la Porta Santa dell’anima, secondo un’espressione efficace di Papa Francesco — e per prepararsi, meglio se comunitariamente, ai pellegrinaggi in Cattedrale.

3. Una solenne concelebrazione presieduta dal Vescovo

Un’indicazione che pare ovvia, ma che viene motivata sia per l’indole del giorno del Signore che per la tradizione ecclesiale e per la circostanza straordinaria dell’Anno Giubilare, è che il Vescovo diocesano presieda l’intera celebrazione. La Messa del 13 dicembre 2015 si configurerà come una Messa stazionale (vale a dire che si parte in processione da una statio, da una chiesa vicina alla Cattedrale). Come tale, i presbiteri (si sottintende il presbiterio nella sua unità e completezza) concelebrano con il Vescovo; i diaconi, gli accoliti e i lettori svolgono ciascuno il proprio ministero, e i fedeli sono convocati perché accorrano numerosi alla celebrazione.

4. Il segno specifico della celebrazione di apertura

«Nell’ambito della celebrazione eucaristica, il segno specifico dell’inaugurazione dell’Anno Santo straordinario à l’apertura della Porta della Misericordia e l’ingresso processionale della Chiesa locale — Vescovo, clero, popolo — nella Cattedrale, chiesa madre per tutti i fedeli, dove il Pastore della Diocesi svolge il suo magistero, celebra i divini misteri, compie la liturgia di lode e di supplica, guida la comunità ecclesiale».

Lo svolgimento della celebrazione si articola in cinque momenti:

  • la statio in una chiesa significativa e ampia;

  • il cammino processionale, che sarà il primo pellegrinaggio dell’Anno Santo (il pellegrinaggio è segno peculiare del Giubileo, perché, scrive il Papa, «icona del cammino che ogni persona compie nella sua esistenza»);

  • l’apertura della Porta della Misericordia e l’ingresso in Cattedrale;

  • la memoria del Battesimo;

  • la celebrazione dell’Eucaristia.

5. L’apertura della Porta della Misericordia e l’ingresso in Cattedrale

«L’ingresso nella Cattedrale avviene attraverso la porta principale che, come eminente simbolo cristologico (cfr. Gv 10,7.9), costituisce la Porta della Misericordia, costante richiamo dell’indole di questo Giubileo straordinario». Verrà valorizzata la sosta sulla soglia della porta: «prima di varcarla, il Vescovo si fermerà e con lui si arresta tutta la processione; la sosta inoltre implica l’apertura della porta e l’ostensione solenne del Libro dei Vangeli, parola di misericordia, prima verso l’esterno e poi verso l’interno della Cattedrale. Terminata la sosta sulla soglia della porta, il Vescovo, recando il libro dei Vangeli, con i concelebranti e i ministri si dirige processionalmente verso l’altare; i fedeli si recano ai posti loro assegnati».

A partire dal giorno successivo fino al 13 novembre 2016, per passare attraverso la Porta della Misericordia, appositamente preparata per questo Giubileo e caratterizzata dall’iconografia di Gesù Buon Pastore che carica sulle sue spalle la pecorella smarrita (il riferimento è alla parabola che verrà proclamata all’inizio della celebrazione del 13 dicembre), l’accesso sarà dal portone di sinistra della nostra Cattedrale (quello, per intenderci, dalla parte del Battistero del Duomo).

6. Memoria del Battesimo e celebrazione dell’Eucaristia

Porta d’ingresso nella Chiesa comunità è il sacramento del Battesimo. Il rito di benedizione e di aspersione con l’acqua — il primo rito che verrà compiuto entrati in Cattedrale — ne costituisce memoria viva.

La celebrazione dell’Eucaristia — viene ricordato con un’ampia citazione del Messale Romano — è centro di tutta la vita cristiana per la Chiesa universale, per quella locale e per i singoli fedeli. Per questo «essa costituisce il vertice della celebrazione di apertura del Giubileo».

* * *

LE INDICAZIONI PER LA NOSTRA DIOCESI

1. La convocazione in Ghiara e inizio alle 15.30

Domenica 13 dicembre il clero, i diaconi, i religiosi, le religiose, le persone consacrate, i fedeli laici sono convocati nella Basilica della Ghiara. La Basilica sarà aperta dalle ore 15; i presbiteri si preparano in sacrestia, portando con sé solo il camice; ad ogni concelebrante verrà donata infatti la stola violacea del Giubileo. Anche i diaconi si preparano in sacristia, portando con sé sia il camice che la stola diaconale violacea. Tutti gli effetti personali verranno trasportati +nelle sacrestie della Cattedrale dal Gruppo Diocesano di Servizio, durante la processione.

Alle 15.30, nella Basilica della Ghiara, inizia la celebrazione di apertura del Giubileo con i riti di introduzione: canto dell’Inno del Giubileo, segno della croce e saluto, invito a benedire e lodare Dio, esortazione del Vescovo e orazione, proclamazione del Vangelo (Lc 15,1-7), lettura dell’inizio della Bolla di indizione del Giubileo straordinario.

Alle 15.45 partirà la processione che esce dalla Ghiara e, percorrendo la via Emilia, si raggiungerà la piazza del Duomo.

Alle 16.15 avverrà dunque il rito dell’apertura della Porta della Misericordia e, dopo l’ingresso in Cattedrale, si celebrerà la memoria del Battesimo, poi la Liturgia della Parola e la Liturgia eucaristica della III domenica di Avvento.

2. Il gesto della carità nella Giornata diocesana della Caritas

All’inizio della Liturgia eucaristica, insieme al pane e al vino per il rendimento di grazie verranno portate all’altare le offerte raccolte per la Caritas diocesana nelle Messe del mattino in ciascuna chiesa parrocchiale, secondo la tradizione ormai consolidata nella terza domenica di Avvento. Come annunciato, le offerte di questa domenica che inaugura il Giubileo saranno destinate per realizzare una nuova opera-segno (analogamente alle due opere segno realizzate nel Giubileo del 2000, la Mensa Caritas e l’Hospice di Montericco): un dormitorio per coloro che ne necessitano, adiacente alla sede della Caritas Diocesana, in via Adua.

Il pane e il vino per la celebrazione saranno recati in processione da persone consacrate e da alcune famiglie, non dimenticando la grazia dell’Anno della vita consacrata e del Sinodo sulla famiglia. Saranno i diaconi permanenti o i referenti Caritas di ogni parrocchia / unità pastorale a consegnare nelle mani del Vescovo l’offerta per la carità.

3. Un crocifisso per ogni chiesa della riconciliazione e una stola per ogni presbitero

Al termine dell’Eucaristia, prima della benedizione, verranno annunciate le chiese della riconciliazione in Diocesi e ai parroci o rettori di queste chiese il Vescovo consegnerà il crocifisso del Giubileo da porgere al bacio dei penitenti.

La stola violacea del Giubileo che ogni presbitero indosserà fin dalla Ghiara sarà anch’essa un dono del Vescovo non solo per un ricordo di questa concelebrazione straordinaria, ma soprattutto per rammentare ad ogni sacerdote la grazia e il compito in questo Anno Santo di dedicare più preparazione e più tempo, con calma e distensione, per una dignitosa e fruttuosa celebrazione della Confessione secondo il Rito della Penitenza, affinché sia veramente una celebrazione della misericordia di Dio e della conversione dell’uomo. Si ricorda inoltre che il Papa ha concesso per questo anno a tutti i sacerdoti «la facoltà di assolvere dal peccato di aborto quanti lo hanno procurato e pentiti di cuore ne chiedono il perdono».

Ai sacerdoti, impediti di partecipare alla celebrazione di domenica 13 per anzianità o malattia o altra difficoltà, il Vescovo stesso (o tramite i Vicari foranei), consegnerà la stola giubilare preparata anche per loro, affinché si mettano a disposizione, per quanto possibile, per le Confessioni nelle parrocchie.

4. La sospensione delle Messe vespertine

Data la circostanza straordinaria dell’inaugurazione dell’Anno giubilare, si dispone che domenica 13 dicembre vengano sospese tutte le Messe vespertine nelle chiese del Centro storico. Per favorire la partecipazione di tutto il clero, diocesano e religioso, a questa concelebrazione unica, analoga determinazione può essere presa dai singoli parroci di tutte le altre parrocchie o unità pastorali della Diocesi, spiegando per tempo ai fedeli il motivo straordinario di questa decisione.

a cura di don *Daniele Casini

*Direttore Ufficio Liturgico Diocesi Reggio Emilia – Guastalla