a cura Redazione Chiesa S. Stefano – Reggio Emilia
Si terrà martedì 22 la prima Congregazione dei cardinali. Lo riferisce la sala stampa vaticana. Si tratta delle riunioni dei cardinali che precedono il conclave. “In periodo di sede vacante – recita la Universi Dominici Gregis il documento di riferimento alla morte dei Pontefici -, si avranno due specie di Congregazioni dei Cardinali: una generale, cioè dell’intero Collegio, fino all’inizio della elezione e l’altra particolare.
Alle Congregazioni generali devono partecipare tutti i Cardinali non legittimamente impediti, non appena sono informati della vacanza della Sede Apostolica. Tuttavia ai Cardinali, che a norma del n. 33 di questa Costituzione non godono del diritto di eleggere il Pontefice, è concessa la facoltà di astenersi, se lo preferiscono, dalla partecipazione a tali Congregazioni generali”.
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Alle ore 7:35 il decesso. La salma è stata portata nella cappella di Casa Santa Marta per la constatazione della morte, da mercoledì nella basilica di San Pietro. Sabato forse i funerali. I fedeli: ‘Con noi fino alla fine’
Addio a Papa Francesco.
Il Pontefice è morto alle 7.35. Alle 9.47 l’annuncio del cardinale camerlengo Kevin Farrell nella Cappella di Casa Santa Marta, dal camerlengo, il cardinale Kevin Farrell, con il
Il Papa è morto di ictus cerebri, coma e collasso cardiocircolatorio irreversibile, si legge nel certificato medico.
I funerali del Papa, secondo le norme dell’Universi Dominici Gregis, si dovrebbero tenere tra il quarto e il sesto giorno dalla morte, quindi tra venerdì 25 aprile e domenica 27 aprile. La decisione sulla data dovrebbe essere presa nella prima Congregazione dei cardinali. E’ probabile dunque che le esequie si terranno sabato 26 aprile. Il conclave si terrà tra il quindicesimo e il ventesimo giorno dalla morte di Francesco, e quindi, in questo caso, tra il 6 e il 10 maggio. Tuttavia, se tutti i cardinali elettori si trovano a Roma, l’inizio del Conclave può anche essere anche anticipato.
Oggi i sigilli agli appartamenti del Papa: non solo quello al secondo piano di Casa Santa Marta ma anche quello al terzo piano del Palazzo apostolico, anche se Papa Francesco praticamente non l’ha mai usato, se non per gli Angelus della domenica.
Si è concluso il rito della constatazione della morte di Papa Francesco nella cappella di Santa Marta. Oltre alla lettura del certificato di morte e all’atto convalidato dal card. Kevin Farrell, camerlengo, si sono svolte le preghiere previste dall’Ordo funerario. Il Papa è stato deposto nella bara. Il rito è durato circa un’ora. Da quel momento in poi la Cappella che si trova al piano terra della Domus è stata aperta ai collaboratori del Pontefice che vogliono sostare in preghiera davanti la salma. Lo riferisce la sala stampa vaticana.
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“Da quanto apprendo Papa Francesco si è alzato questa mattina intorno alle 6, dopo 45 minuti il suo cuore ha smesso di battere, probabilmente colpito da ictus ischemico, a questo punto un ipotesi verosimile” e, in questo caso, “Papa Francesco non avrebbe avuto il tempo di accorgersi di nulla”. Così all’Adnkronos Salute Alessandro Padovani presidente della Società italiana di neurologia (Sin), interviene sulla morte di Papa Francesco annunciata questa mattina dal Vaticano.
L’ictus ischemico “in una persona anziana come Papa Francesco – spiega Padovani – può essere causato da una improvvisa fibrillazione atriale” o dalla “chiusura di uno dei vasi arteriosi che riforniscono il cervello di sangue. Questo mi spinge a dire che il Santo Padre, nel caso fosse questa la causa, non si è accorto di nulla, non ha sofferto” conclude.
Rai News
Con la morte del Papa è ufficialmente iniziato il periodo di Sede Vacante. Il sito ufficiale del Vaticano, in home, non ha più l’immagine di Bergoglio, ma lo stemma Apostolica Sede Vacans.
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