Cascia: celebrazioni di Santa Rita

Urna di Santa Rita custodita della Basilica di Cascia

Essere santi, saper perdonare, amare la croce: questa “la bellezza e la fecondità” del messaggio di Santa Rita, ricordate stamani dal card. Giovanni Angelo Becciu, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, nell’omelia del solenne pontificale presieduto a Cascia, nella memoria liturgica della Santa che Leone XIII definì “la perla preziosa dell’Umbria”. Nelle parole del porporato, l’incoraggiamento a “trasformare la nostra esistenza in un progressivo e quotidiano incontro con il Signore”, con la consapevolezza che “non c’è santità senza amore” e che “l’amore chiede comportamenti di pazienza e di gratuità, di tolleranza e di attesa, di comprensione e di misericordia”.

Fronteggiare la cultura secolarizzata

Santa Rita, ha aggiunto il card. Becciu, “tramutò il dolore in un’incredibile espressione di amore che dona senza chiedere e trasforma ogni limite in una forza travolgente di elevazione spirituale”, raggiungendo “la forma più pura e più alta della carità”. Dal porporato anche l’invito a rivolgersi a alla religiosa agostiniana nei momenti di difficoltà, come quando “devastanti scosse sismiche” hanno scosso la terra umbra, e ad invocare la Santa “affinché nasca una rete di solidarietà delle famiglie per fronteggiare la diffusa cultura secolarizzata, l’indifferenza religiosa e il relativismo morale”.LEGGI ANCHE

A Cascia le celebrazioni in onore di Santa Rita

L’impegno dei cristiani in difesa della famiglia

“Siano i nostri cristiani – ha sottolineato il prefetto del Dicastero vaticano – fermi nella convinzione che la famiglia voluta da Dio è il luogo in cui un uomo e una donna rispecchiano l’amore di Dio e si fanno suoi generosi ed esclusivi collaboratori nella trasmissione della vita”. “L’Italia – ha concluso – non smarrisca tradizioni e cultura che l’hanno resa esempio di fede, di accoglienza e di pacifica e rispettosa convivenza dei suoi abitanti”. A conclusione della cerimonia – preceduta dal corteo storico in costumi quattrocenteschi – il tradizionale rito della benedizione delle rose, simbolo per eccellenza di Santa Rita, che nonostante “le spine” della vita, ha sparso il buon profumo di Cristo.

vaticannews