Breve cronistoria della legge sul cyberbullismo

Nessuno deve essere lasciato solo

La legge contro il cyberbullismo è idealmente dedicata a Carolina Picchio, 14enne di Novara che nel gennaio del 2013 decise di togliersi la vita dopo un episodio di bullismo in rete. Il contrasto al fenomeno è partito quindi dopo un fatto tragico che ha portato il papà di Carolina, Paolo Picchio, a raccogliere il messaggio lasciato dalla figlia nella lettera d’addio: «Le parole fanno più male delle botte». Immediato il coinvolgimento della Senatrice Elena Ferrara, già insegnante di musica di Carolina a Oleggio, che non appena eletta ha portato la tematica all’attenzione della Commissione Diritti Umani. Il Presidente Luigi Manconi ha disposto di seguito un’indagine conoscitiva sul fenomeno. Dal lavoro realizzato in Commissione Diritti Umani è nato un disegno di legge a prevenzione e contrasto del cyberbullismo, di cui la Senatrice Ferrara è stata prima firmataria. Un ddl non contro la Rete, ma realizzato con l’obiettivo di costruire un principio di cittadinanza digitale. Una proposta di legge, infatti, senza carattere repressivo, bensì educativo. La legge è entrata in vigore il 18 giugno 2017, dopo un lungo iter, ma il lavoro non si esaurisce, con la disposizione del Miur ad un aggiornamento delle linee guida sul fenomeno all’interno del Piano Nazionale Educazione al Rispetto. Sul sito del Garante della Privacy è stato inoltre pubblicato il modulo per le segnalazioni. E’ stato poi attivato un tavolo tecnico interministeriale e sono stati registrati i primi casi di ammonimento delle questure, oltre che individuati i docenti referenti per ogni istituto scolastico, come indicato nell’articolo 4 del testo di legge. Il Miur, con un protocollo d’intesa, ha anche dato vita a Conacy, Coordinamento Nazionale Cyberbullismo. L’ultima tappa risale al febbraio scorso, in occasione del Safer Internet Day, con la presentazione della Fondazione Carolina Onlus.

fonte sprintersport.it