Benedetto XVI esempio di fede anche per i luterani


Pastore della Comunità evangelica luterana di Roma

Già il giorno dopo l’elezione a Papa, avvenuta il 19 aprile 2005, Benedetto XVI dichiarò, nel messaggio ai cardinali, che l’ecumenismo era uno dei temi fondamentali del suo pontificato, definendo suo impegno prioritario “quello di lavorare senza risparmio di energie alla ricostituzione della piena e visibile unità di tutti i seguaci di Cristo”. Consapevole che, per far questo, non bastano le manifestazioni di buona volontà, ma occorrono “gesti concreti che entrino negli animi e smuovano le coscienze, sollecitando ciascuno a quella conversione interiore che è il presupposto di ogni progresso sulla via dell’ecumenismo”.
(…) Desidero ricordare tre gesti di Papa Benedetto XVI perché, secondo la mia percezione e valutazione di pastore luterano a Roma, hanno, per l’ecumenismo, importanza perdurante, capace di indicare il cammino. Il primo è costituito dalla visita, il 14 marzo 2010, alla Comunità evangelica luterana di Roma, con cui Benedetto XVI quel giorno celebrò il culto nella nostra chiesa, la Christuskirche. Per noi questo è un segno molto speciale di legame ecumenico. In piccola scala, esprime quale posto occupi, per Benedetto XVI, l’ecumenismo. Perché il Papa, come capo della Chiesa cattolica romana, è stato disponibile a celebrare, con la nostra piccola comunità di Roma, un culto nella nostra tradizione luterana.
(…) Secondo esempio di tali gesti, che fanno percepire la vicinanza e la comunione, può essere considerata la visita di Benedetto XVI all’ex convento degli Agostiniani a Erfurt, il 23 settembre 2011. Per la prima volta un Papa si è recato nel luogo in cui Martin Lutero (1483-1546) fu consacrato sacerdote e celebrò la prima messa. Qui, il Papa e i vescovi della Chiesa evangelica in Germania si sono radunati per un incontro e hanno celebrato insieme il culto.
(…) Tale orientamento al centro della nostra fede contraddistingue anche il terzo gesto ecumenico di Papa Benedetto XVI, gesto che mi ha molto commosso. Durante la preghiera per l’apertura dell’Incontro europeo dei giovani, a Piazza San Pietro il 29 dicembre 2012, al posto dove, di solito, si trova la cattedra del Papa, c’era una croce. Come i fratelli di Taizé, anche il Papa si è inginocchiato davanti a questa croce, rimanendovi per alcuni minuti in preghiera e in meditazione. Un gesto impressionante, della concezione che il Papa ha di sé e indizio chiaro del messaggio fondamentale della fede: c’è un solo Cristo, cui guardiamo insieme.

(©L’Osservatore Romano 22 febbraio 2013)