Annuale incontro delle religiose dell' India per la festa del loro Patrono San Tommaso

È il sesto anno che il Vescovo Adriano invita le comunità religiose femminili provenienti dall’India a radunarsi il 3 luglio per celebrare la festa di San Tommaso apostolo, evangelizzatore e “fondatore” della comunità cristiana in India. Ma è la prima volta che la festa non ha sede in Vescovado, dove dal 2003 una piccola comunità di due religiose della congregazione Imitation of Christ, della Chiesa siro-malankarese, fa parte della famiglia del Vescovo.
È stato il Vescovo stesso, lo scorso anno, al termine dell’omelia, a proporre di rendere itinerante la festa, facendo conoscere alle comunità parrocchiali questo fatto nuovo della presenza nella nostra Diocesi di ben 15 comunità femminili dall’India, ormai una quarantina di Suore in tutto, con un’età media molto giovane (tra di esse, alcune non hanno compiuto ancora trent’anni!). Un fatto che porta novità, freschezza, e che altre Diocesi vicine o più grandi conoscono in misura minore (nell’arcidiocesi di Bologna ad es. sono solo 5 le comunità provenienti dall’India). Possiamo parlare di una fortuna, o meglio di una benedizione, anche perché queste comunità (ed è un’altra peculiarità di quanto sta avvenendo a Reggio) non vengono mai da sole: tranne che in due casi, le comunità sono due o tre per Congregazione. Così tra di loro si aiutano e sostengono nella non facile missione in “terra straniera”, con una lingua italiana per loro assai complessa, con differenti culture, ritmi di vita e di preghiera, spiritualità e anche modi di celebrare (sono presenti tutti e tre i riti della Chiesa cattolica d’India: latino, siro-malabarese e siro-malankarese).
 
La prima tappa “fuori” dal centro Diocesi non poteva che essere a Montecchio, dove insieme a Bibbiano, arrivò più di dieci anni fa la prima comunità dal Kerala (suore indiane erano presenti fin dagli inizi degli anni Novanta a Reggiolo, ma inviate da una Congregazione fondata in Italia, le Ancelle francescane del Buon Pastore).
La Messa è stata celebrata nella chiesa parrocchiale di San Donnino Martire: nonostante l’estate cominciata e il caldo intenso di sabato pomeriggio, molti fedeli — non solo quelli che di solito sono a Messa per adempiere il precetto festivo — hanno risposto all’appello del parroco Don Vasco Rosselli ad essere presenti a fare festa con il Vescovo e le Suore dell’India! Molto gradita è stata la presenza di numerose Suore Dorotee di Montecchio e della comunità (quasi confinante) di Taneto delle Figlie di Maria missionarie.
Già la processione d’ingresso ha fatto assaporare canti melodiosi in lingua hindi e in lingua tamil e la gioia dei colori: otto suore aprivano la processione a passo di danza, recando su ciascuna mano una composizione di fiori; poi i tre accoliti istituiti di Montecchio con croce e candele; il diacono permanente Roberto Codeluppi (la cui suocera è accolta nella Casa S. Giuseppe a Montecchio), che recava alto il Vangelo; seguivano i sacerdoti concelebranti in paramenti rossi per la festa dell’Apostolo: Don Gianni Manfredini, parroco di Pieve Modolena-S. Pio X-Ronconcesi, Don Franco Rossi, parroco di Cadé-Gaida, il parroco di Montecchio Don Vasco Rosselli con il collaboratore Don Gabriele Carlotti (già missionario in Brasile); Mons. Fabiano Tortella, cappellano della Casa S. Giuseppe; i due vicari episcopali Mons. Franco Ruffini e Mons. Francesco Marmiroli; infine, l’Ausiliare Lorenzo e il Vescovo Adriano, con i diaconi assistenti Marco Vezzosi, della segreteria del Vescovo, e Aris Vinceti, in servizio a Montecchio.
Arrivati all’altare, una delle Suore ha preso un vaso recante una noce di cocco e facendola ruotare davanti ai sacerdoti e ai Vescovi, li ha accolti; a sua volta, il Vescovo, con la stessa noce di cocco, ha accolto tutti. Dal saluto che ha fatto la superiora delle religiose di S. Pio X, sister Melly, abbiamo colto che, come l’Apostolo Tommaso ha portato il seme del Vangelo in India e questo ha dato suoi frutti lungo i secoli, così questo seme ora è posto nelle mani dei Vescovi e dei sacerdoti, e di tutti i battezzati perché porti buoni frutti là dove il Signore ci manda.
 
È stata celebrata la Messa di San Tommaso, ma le letture erano quelle della domenica: per felice coincidenza, il Vangelo era quello dell’invio missionario dei 72 discepoli (il cap. 10 del Vangelo di Luca); e alla profezia di Isaia sulla Città santa, che diventerà madre dei popoli, ha fatto eco il suggestivo canto Gerusalemme, proposto dal vivace coro giovanile di Montecchio. Il coro ha animato i canti rituali (Gloria Alleluia, Santo, Padre Nostro, Agnello di Dio); mentre i canti processionali erano in lingua: oltre a quelli già ricordati per l’ingresso e l’accoglienza, alla processione dei doni, il canto che esprimeva il senso dell’offerta gioiosa era in tamil; alla Comunione, le Suore hanno cantato in inglese Whatsoever you do (“Qualunque cosa avrete fatto a uno di questi più piccoli, l’avrete fatto a me…”) un testo tratto da Matteo 25. Alla fine, è stato eseguito un canto della tradizione del Kerala, in lingua malayalam (si legge: malealam!). Tutti hanno potuto seguire con il sussidio bilingue italiano-inglese: oltre ad alcune Suore, infatti, da poco arrivate in Italia, erano presenti la Madre generale delle Suore dell’Imitazione di Cristo, Sr. Benjamin, e una sua Consigliera, in visita i giorni precedenti alle comunità di Bibbiano, Montecchio e Vescovado.
 
Al termine, il nuovo Vicario episcopale per la vita consacrata e i monasteri, Mons. Franco Ruffini, per ringraziare le Suore, ha chiamato tutte le comunità presenti (mancavano solo quelle di Brugneto-Reggiolo) e a ciascuna ha donato una stampa a… computer: le cartine geografiche dell’India e dell’Italia, affiancate, con in mezzo la croce di Cristo, le foto di Benedetto XVI e del Vescovo della Chiesa che le accoglie, mons. Adriano Caprioli. L’assemblea si è unita a questo grazie di Mons. Ruffini con un caloroso applauso.
Il parroco Don Vasco ha voluto concludere con una foto insieme ministri ordinati e religiose sulla gradinata dell’altare, a ricordo di questa celebrazione straordinaria — impensabile anche solo dieci anni fa —, che realizza quello scambio di doni tra Chiese sorelle, già auspicato da Mons. Baroni sulla scia del Concilio e richiamato più volte dal nostro Vescovo come nuovo modo di intendere la missione.
 
La gioia per la festa di San Tommaso è proseguita nei locali dell’Oratorio parrocchiale, con uno spettacolo o programma (così lo chiamano le Suore), presentato da Sr. Linda della comunità a Villa Verde: danze di preghiera, danze tradizionali, canti religiosi e una bella “parabola” dove protagonisti erano i colori, i quali dopo aver litigato per auto-proclamarsi ciascuno il migliore e il più importante, hanno capito che il meglio lo sapevano dare solo insieme, realizzando un meraviglioso arcobaleno, simbolo di speranza e di pace.
 
Infine, la cena con menù rigorosamente della tradizione indiana, con la delicatezza quest’anno dell’accordo tra tutte le Suore di non esagerare con i condimenti piccanti e “speziati”, per… rispetto dei numerosi ospiti reggiani! Inoltre, una bella sorpresa è stata che le Suore ospitanti non han dovuto far tutto loro, ma sono state aiutate da una squadra di volontari e volontarie, contenti di servire a questa festa speciale.
 
Qui di seguito riportiamo l’elenco delle comunità con religiose provenienti dall’India. Come già detto prima, pure le Congregazioni sono originarie dell’India, tranne le Ancelle Francescane del Buon Pastore, fondate in Italia, con numerose vocazioni in India e nelle Filippine.
 
– Ancelle Francescane del Buon Pastore – Pieve Modolena e Brugneto-Reggiolo
– Missionarie della Regina degli Apostoli – Sant’Antonino di Casalgrande
– Sorelle dell’Imitazione di Cristo –Vescovado, Bibbiano e Montecchio
– Suore del Sacro Cuore di Gesù – San Pio X
– Suore di Sant’Anna di Lucerna – Gavassa e Villa Verde
– Suore di Santa Marta – Vezzano sul Crostolo e Cadè-Gaida
– Suore di San GiuseppeA Sassuolo: San Michele de’ Mucchietti, San Giorgio, Madonna di Sotto; a Cereggio di Ramiseto
fonte: web diocesi reggio emilia