Al Gemelli sguardi puntati alle finestre del Papa, la gente prega: “Guarisci presto”

Una donna guarda alle finestre delle stanze del Policlinico Gemelli dove è ricoverato il Papa

Atmosfera sobria nel Policlinico dove il Pontefice è stato operato ieri di stenosi diverticolare. Alcuni pazienti si sono riuniti in cappella a pregare per la pronta guarigione; pazienti, medici e infermieri gli augurano una veloce ripresa perché “abbiamo bisogno di lui”. I media in diretta anche per nove ore di fila

Lo sguardo, al Policlinico Gemelli, l’ospedale che San Giovanni Paolo II definì il “Vaticano III”, dopo le sue numerose degenze, è alle cinque finestre del decimo piano, da ieri coperte da tendoni bianchi. È lì che Papa Francesco ha trascorso la notte dopo l’operazione di ieri, durata tre ore, di stenosi diverticolare del sigma. Seppur nel tran-tran generale dell’enorme nosocomio, tra barelle e ambulanze, pazienti in carrozzina, al telefono o con fogli in mano, e nel via vai di medici e infermieri, l’atmosfera è di grande sobrietà. E grande è anche la riservatezza da parte del personale del Gemelli come pure dei pazienti lì ricoverati o di passaggio. La stessa riservatezza che lo stesso Pontefice, giunto ieri pomeriggio in un’utilitaria, con un seguito ridotto, ha voluto per il suo ricovero.

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