Weekend: Cinema; arrivano Il primo Re e Green Book

ANSA) – ROMA, 30 GEN – Non sono molti, appena cinque, i film in uscita questa settimana ma a capeggiare il drappello sono due pellicole dal linguaggio universale: una, favorita nella corsa all’Oscar, usa le parole dell’amicizia e il suono del jazz; l’altra, italiana, si rivolge alle platee internazionali con la voce della storia, il latino. Si tratta di un doppio evento di oggettiva qualità.

– IL PRIMO RE di Mattia Rovere con Alessandro Borghi, Alessio
Lapice, Fabrizio Rongione, Michael Schermi, Emilio De Marchi, Massimiliano Rossi, Tania Garribba, Vincenzo Crea, Ludovico Succio, Max Malatesta, Vincenzo Pirrotta, Lorenzo Gleijeses, Gabriel Montesi, Antonio Orlando, Florenzo Mattu, Martinus Tocchi. Travolti da una piena che li mette nelle mani dei crudeli abitanti di Alba Longa, i gemelli Romolo e Remo vivono nella terra selvaggia da cui nascerà il mito di Roma. Complice una sacerdotessa che custodisce il Fuoco Sacro, i due scampano al loro destino di schiavitù e, nonostante una grave ferita di Romolo, si accingono a creare un nuovo mondo di pace e giustizia. Ma il destino li metterà uno contro l’altro e sarà dal loro sangue che potrà nascere la futura civiltà romana. Recitato in latino antico, sorprendente nella modernità del linguaggio visivo e capace di coinvolgere il pubblico internazionale, il nuovo film dell’autore di “Veloce come il vento” è una risposta indiretta ad “Apocalypto” di Mel Gibson e rappresenta una vera sorpresa nel panorama italiano.

– GREEN BOOK di Peter Farrelly con Viggo Mortensen, Mahershala
Ali, Linda Cardellini, Don Stark, P.J. Byrne, Sebastian Maniscalco, Brian Stepanek, Nick Vallelonga. Nel 1962. In un’America ancora dominata dai pregiudizi e dalla segregazione razziale, un buttafuori italoamericano si trova a fare da autista a Don Shirley, uno dei pianisti jazz più acclamati nel mondo della musica. Peccato che il primo sia un razzista istintivo e il secondo un uomo di colore. Viaggeranno insieme da New York al profondo sud dove gli afroamericani sono ben raramente accettati e dovranno convivere, scoprendo poco a poco la lingua dell’amicizia. Per l’occasione il regista di “Scemo più scemo” sceglie lo stile della commedia drammatica e ariva alla serata degli Oscar da favorito come il suo attore Mahershala Ali (“Moonlight”).

– L’ESORCISMO DI HANNAH GRACE di Diederik Van Rooijen con Shay
Mitchell e Stana Katic. Fin dalla posseduta del film di William Friedkin un vero filone di Hollywood (e non solo) ha accompagnato le storie di esorcismo. Qui al centro del racconto c’è la giovane Megan Reed che da bambina è stata al centro di uno scioccante caso di possessione scacciata dall’intervento di un sacerdote. Una volta cresciuta Megan lavora all’obitorio ma quando si trova di fronte a un cadavere orrendamente sfigurato antiche paure la invadono e Megan comincia a convincersi che una forza oscura è tornata attraverso terrificanti visioni.

– LIBERO di Michel Toesca con Cédric Herrou. Diario e documento
potente sulla vera storia del contadino francese che, per aiutare i migranti, ha sfidato la legge del suo paese fino ad essere assolto. Il film è stato presentato con grande clamore (compreso un intervento del presidente francese a favore di Herrou) al festival di Canens e arriva nelle sale in un momento di cruciale attualità per il tema che propone.

– DRAGON TRAINER: IL MONDO NASCOSTO di Dean DeBlois, con Kit
Harington e America Ferrera. Arriva al termine la trilogia avventurosa che ha per protagonisti il guerriero vichingo Hiccup e il grande drago Sdentato. Ciascuno dei due va incontro al suo destino che prevede per l’uomo la signoria della sua gente e per il drago l’avvio di una razza immortale. Ma prima di ciò dovranno mettere a dura prova la loro amicizia e fronteggiare nuovi pericoli compreso un Drago Femmina che non sente ragione. Dopo il grande successo americano, questo modello di fantasy cerca giovani spettatori in giro per il mondo. (ANSA).