Vita pastorale: Enzo Bianchi, “nella Chiesa sono presenti molti conflitti”

“Se vogliamo dire la verità senza nasconderla, dobbiamo confessare che nella Chiesa sono presenti molti conflitti: tra visioni opposte della collocazione della Chiesa nella compagnia degli uomini, tra strategie pastorali, tra modalità differenti di interpretare la fede, di concepire la liturgia”. Lo scrive Enzo Bianchi, fondatore della Comunità monastica di Bose,  nell’articolo “Un’opinione pubblica che sia di comunione” pubblicato sul numero di dicembre della rivista “Vita pastorale”. Per Bianchi, si tratta di “conflitti che, a volte, esplodono soprattutto sui mass media e nel mondo dei social, dove il linguaggio è guerra, ma anche conflitti più sopiti, che stentano a emergere ma scavano solchi profondi che distanziano gruppi cristiani tra loro, fino all’indifferenza. E, in alcuni casi, addirittura al disprezzo gli uni per gli altri”. “Questa – sottolinea Bianchi – non è una lettura catastrofica o pessimista, ma un prendere atto che una tale situazione contraddice fortemente la missione che si vuole attuare in modo fecondo in una umanità sovente indifferente al cristianesimo”. “Non solo, questa situazione – aggiunge – sta logorando molti credenti, portandoli a disaffezionarsi al tessuto ecclesiale”. “Già Pio XII, nel 1950, lamentava la mancanza di opinione pubblica nella Chiesa – ricorda – ma negli ultimi decenni quel seme che il Concilio aveva deposto e che era divenuto un germoglio è stato soffocato”. Secondo Bianchi, “con Papa Francesco la situazione è mutata. Anche nella Chiesa italiana si respira una nuova libertà, non si vive nel timore di censure alle quali non si può rispondere, ma i conflitti restano. E in alcune discussioni paiono più esasperati”. Anche per questo “penso che sia urgente soprattutto una convergenza, la formazione di un’opinione pubblica ecclesiale animata da volontà di comunione. Oggi – evidenzia Bianchi – la Chiesa italiana soffre, soprattutto, di questa mancanza di comunione”.

sir