Videomessaggio del Pontefice al popolo della Thailandia. Testimonianza di armonia e coesistenza pacifica

L’Osservatore Romano 

L’impegno della Thailandia «per promuovere l’armonia e la coesistenza pacifica» è stato sottolineato dal Papa nel videomessaggio inviato in occasione del viaggio che compirà nel Paese orientale da mercoledì 20 a sabato 23 novembre, prima di recarsi in Giappone, dove resterà fino a martedì 26.
Cari amici,
Alla vigilia del mio Viaggio Apostolico in Thailandia, vi saluto con grande affetto.
So che, come nazione multietnica e multiforme, che possiede ricche tradizioni spirituali e culturali, la Thailandia ha lavorato molto per promuovere l’armonia e la coesistenza pacifica, non solo tra la sua gente, ma anche in tutta la regione del sud-est asiatico. In questo mondo che troppo spesso sperimenta discordia, divisione, esclusione, questo impegno di forgiare un’unità rispettosa della dignità di ogni uomo, donna e bambino può servire da ispirazione per gli sforzi che le persone di buona volontà in tutto il mondo compiono per promuovere uno sviluppo grande, vero, della nostra famiglia umana in solidarietà, in giustizia e vivendo in pace.
Durante il mio viaggio avrò l’opportunità di riunirmi con la comunità cattolica della Thailandia per incoraggiarla nella sua fede e nel contributo che offre a tutta la società. Siete thailandesi e dovete lavorare per la vostra patria. Spero anche di rafforzare i vincoli di amicizia che condividiamo con molti fratelli e sorelle buddisti che rendono una testimonianza eloquente dei valori della tolleranza e dell’armonia che sono tanto caratteristici del vostro popolo. Confido che la mia visita contribuirà a mettere in rilievo l’importanza del dialogo interreligioso, dell’intesa reciproca e della cooperazione fraterna, specialmente nel servizio ai poveri, ai più bisognosi e nel servizio alla pace: in questo momento abbiamo bisogno di lavorare tanto per la pace.
So che molte persone stanno lavorando per preparare la mia visita e vi ringrazio di cuore. In questi giorni, cari amici, vi ricordo tutti nelle mie preghiere. Prego per voi, per le vostre famiglie, per la vostra patria; e, per favore, vi chiedo di pregare anche per me. Grazie.
L’Osservatore Romano, 15-16 novembre 2019