Verso l’Expo, “Chorus Contest”: il primo “talent show” interreligioso

Cori ortodossi, evangelici, cattolici e musulmani si esibiranno al Centro Pime di Milano. A promuovere l’iniziativa è “La Mangrovia”

Gerolamo Fazzini
Milano – vaticainsider

Nonostante l’ombra della corruzione e il fruscio delle mazzette, a Milano c’è grande voglia di Expo. Tra un anno esatto la mega-manifestazione sarà appena decollata, portandoci il mondo in casa. Nasce da questa apertura agli orizzonti del pianeta un’iniziativa coraggiosa e pionieristica, che andrà in scena sabato 17 alle 17, presso l’auditorium del Centro missionario Pime di Milano: una sfida canora aperta a cori di differenti provenienze. Il primo vero “talent show”  multiculturale e interreligioso.

A promuoverlo è l’associazione “La Mangrovia”, messa in piedi con entusiasmo da una cinquantina di giovani che, in vari modi, hanno partecipato ai cammini di formazione offerti dal Pime ai teenagers (meditazione biblica, viaggi in missione, volontariato…) e che ora si danno da fare per restituire un po’ della ricchezza ricevuta.

Dopo un esordio in campo teatrale, il gruppo – che prende il nome dalla mangrovia, una pianta che vive tra il mare e l’acqua dolce, a significare la voglia di essere “ponti” tra culture diverse – lancia ora “Chorus Contest”, la prima sfida tra cori di diverse religioni, nel contesto di “Tutta un’altra festa”, la fiera del commercio equo e solidale che si apre venerdì 16 maggio (fino a domenica 18), sempre al Pime di Milano.

Chiara Di Marco, una delle fondatrici dell’associazione, interpellata da Vatican Insider, spiega: «L’idea del concorso è nata dalla voglia di esportare lo spirito missionario della Chiesa, spirito che il Pime è riuscito a trasmette a noi giovani. In quale modo migliore si potrebbe fare ciò, se non creando un evento che sia occasione di stare insieme a persone con culture e religioni diverse, condividendo la fede in Dio e il talento artistico e musicale? Questo evento è una scommessa che abbiamo già vinto, dato che si sono iscritti moltissimi cori anche non cattolici»

I cori partecipanti sono undici e presenteranno canzoni di repertori molto diversi tra loro. Tra i partecipanti figurano soprattutto realtà lombarde, ma non mancano formazioni che verranno dal centro Italia (Reggio Emilia e Colle Val d’Elsa). Da segnalare il coro della Chiesa evangelica tedesca, la cantoria della Chiesa ortodossa etiope e il gruppo dei Giovani musulmani di Milano. Senza contare le scuole di musica e i gruppi parrocchiali che hanno aderito al progetto con passione.

Chorus Contest vuole essere una gara, ma anche una festa per chi ama ascoltare melodie dal mondo, un prezioso momento di dialogo tra culture. Ancora Chiara: «Di concorsi aperti al confronto non ne esistono. Mettere in musica la propria diversità etnica e religiosa e condividerla può solo donare ricchezza». Gospel o gregoriano, gli undici direttori di coro iscritti si dicono contenti della competizione: «È un modo per valorizzare ogni minoranza. Quando ci si conosce a vicenda non si può far altro che meravigliarsi. Se poi il mezzo è la musica, le distanze si riducono ancora di più!»: ne è convinto Stephan, direttore del coro “Couleurs du monde”.

La Mangrovia ha scelto di rendere l’intera manifestazione una condivisione totale di esperienze: lo stesso palco ospiterà tutti i cori per le prove, i diversi gruppi si schiariranno la voce gomito a gomito, si scambieranno consigli durante il sound-check e infine aspetteranno l’inizio della gara mangiando allo stesso tavolo: «Questa è la vera sfida! Non il concorso, come tutti credono!».

Se il dialogo è il comune denominatore dell’evento, anche i giudici non saranno da meno: l’associazione promotrice ha selezionato maestri nel campo della musica, insieme a esperti del panorama inter-culturale milanese ed esponenti di diverse religioni. Da segnalare il maestro David Tai della Scuola civica di Musica di Milano; il critico musicale di Avvenire” Pierachille Dolfini, Rachel O’Brien, mezzosoprano e direttore artistico di “EquiVoci musicali”, e altre personalità artistiche e dell’arcidiocesi di Milano. «Il presidente della giuria sarà invece uno dei fondatori del Gen Rosso: Valerio ‘Lode’ Ciprì che ci ha fatto l’onore di accogliere il nostro invito», dichiara la Di Marco, senza nascondere la sua soddisfazione.

Al primo classificato La Mangrovia riserverà un premio in denaro, con cui il coro vincitore potrà realizzare un piccolo progetto nella propria comunità. Anche La Mangrovia si esibirà sul palco, fuori gara. Il coro dell’associazione ha scelto di condividere la propria fede attraverso un brano nuovo, scritto e musicato “ad hoc”. Una canzone preziosa, «dono per chi ha ricevuto e chi non ha avuto niente ancora», come afferma il suo ritornello.