Verbania Lago Maggiore Dalie in mostra nei Giardini di Villa Taranto

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Si dice che, nel corso della sua vita, Neil Mc. Eacharn, il capitano scozzese che nel 1935 rilevò dalla marchesa di Sant’Elia il terreno che oggi ospita Villa Taranto e i suoi bei giardini, avesse fatto ben sette volte il giro del mondo. Fu proprio durante i suoi viaggi, una delle sue più grandi passioni assieme a quella della botanica, che il capitano scelse molte piante delle provenienze più disparate da far acclimatare nel suo nuovo giardino in corso di realizzazione. Il suo obbiettivo era, infatti, quello di creare un ricco complesso botanico di interesse internazionale e per fare ciò ampliò la proprietà e, attraverso le imponenti opere di sbancamento e terrazzamento lungo Punta della Castagnola, realizzò un giardino meraviglioso sulla sponda piemontese del Lago Maggiore a Pallanza.

Per abbellire Villa Taranto e trasformarla in un luogo ricco di preziose specie botaniche perfettamente integrate con l’ambiente locale, Mc. Eacharn realizzò boschi rigogliosi, bordure e vallette di arbusti, aiuole, parterres, placidi laghetti, serre e tappeti erbosi che utilizzò per mettere a dimora piante provenienti da tutto il mondo. Il clima mite, la bellezza del contesto e le sue competenze favorirono la creazione di ricchissime collezioni di elevato valore scientifico che contribuirono a rendere il giardino un luogo di grande interesse naturalistico sia per per gli esperti del settore che per gli appassionati delle passeggiate all’aria aperta che possono contare su unacornice di estrema bellezza in cui godere del piacere del contatto con la natura e ritrovare la pace dei sensi.

Tra le meraviglie botaniche che fanno bella mostra di sè nel magnifico complesso di Villa Taranto, fino alla fine di ottobre spiccano le coloratissime fioriture che adornano di forme e sfumature sorprendenti lo splendido Labirinto delle Dahlie. Chi visita i Giardini di Villa Taranto e la mostra delle Dalie in questo periodo dell’anno, avrà l’opportunità di ammirare oltre 1.700 piante fiorite suddivise in oltre 350 varietà. Uno spettacolo davvero incantevole nel quale interpretano ruoli da protagnisite le varietà Emory Paul, dalle appariscenti infiorescenze di oltre 25 centimetri di diametro, e Pompom, tra cui merita una particolare menzione la Butter Cup che sfoggia capolini sferici a nido d’ape che talvolta non raggiungono i 5 millimetri di circonferenza.

fonte: turismo.it