Vaticano e ONU aprono alle confessioni religiose per «un’azione globale, rapida e unitaria» in favore dell’ambiente

Vaticano e ONU aprono alle confessioni religiose per «un'azione globale, rapida e unitaria» in favore dell’ambiente

NAIROBI-ADISTA. Per celebrare il quarto anniversario dell’enciclica Laudato Si’, l’iniziativa Faith for Earth del Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente, con il suo motto “Una terra, molte religioni, un obiettivo”, insieme a partner quali la Rete dei giovani cattolici per la sostenibilità ambientale in Africa, il Fondo per la fauna selvatica globale e il Dicastero per la promozione dello sviluppo umano integrale vaticano, hanno organizzato una conferenza in programma il 15 e16 luglio 2019 presso la sede delle Nazioni Unite a Nairobi, in Kenya.

L’obiettivo, in linea con quanto detto da Francesco nella sua enciclica, è quello di sensibilizzare i cittadini del mondo ad intraprendere «un’azione globale, rapida e unitaria» contro pratiche ambientali insostenibili, facendo leva sul potere delle autorità religiose e dei credenti del mondo. La conferenza si concentrerà sull’emergenza climatica e il ripristino degli ecosistemi, per incoraggiare i governi e i giovani a prestare attenzione agli appelli di molte popolazioni indigene per una migliore gestione ambientale globale, proprio alla vigilia del Sinodo panamazzonico che si terrà ad ottobre.

«Stiamo trovando una vera cooperazione e uno scopo condiviso con tutte le confessioni religiose del mondo per rendere la protezione delle foreste e dei diritti delle popolazioni indigene una delle principali priorità etiche», afferma Charles McNeill, consigliere politico per il clima, le foreste e l’ambiente delle NU.«I giovani saranno il fondamento di qualsiasi movimento basato sulla fede per porre fine alla deforestazione tropicale e accogliamo con favore questa conferenza come un’opportunità per approfondire ed espandere l’impegno in tutti i settori di interesse attraverso i fedeli».

I relatori della conferenza, guidati dal cardinale Peter Turkson, forniranno una prospettiva scientifica sullo stato attuale del mondo e sottolineeranno l’importanza dell’impegno dei giovani. La conferenza affronterà urgenti necessità e opportunità in Africa e mostrerà le best practices di tutto il continente, il ruolo della leadership e dell’innovazione offerto dai giovani. Secondo Allen Ottaro, direttore esecutivo della Rete giovanile cattolica per la sostenibilità ambientale in Africa «i giovani africani sentono l’urgente responsabilità di assicurare che le loro comunità, i loro paesi e il continente facciano da apripista per un futuro sicuro, sostenibile e produttivo per loro e per le generazioni future».

La conferenza sarà un forum per una più profonda riflessione sugli insegnamenti sociali della fede cattolica e di altre religioni e fornirà una «piattaforma per le organizzazioni di fedeli, giovani e popolazioni indigene per condividere le loro opinioni e parlare con una sola voce», ha detto Iyad Abumoghli, Coordinatore della Fede per la Terra dell’ONU.  «L’iniziativa Fede per la Terra sta riunendo leader e rappresentanti delle popolazioni indigene per ispirare l’azione di responsabili politici e fedeli», ha aggiunto, con l’obiettivo di creare una “prospettiva africana” delle condizioni attuali e future del pianeta, arricchita da punti di vista globali.