Vaticano, accorpamenti di competenze in alcuni “ministeri”

Il Papa lo aveva annunciato alla fine del Sinodo di ottobre, i due documenti modificano la Pastor Bonus, che stabilisce strutture e competenze della curia
redazione vaticaninsider
roma

La competenza sui seminari passa dalla Congregazione per l’Educazione cattolica a quella per il Clero. La competenza per la catechesi passa dalla Congregazione per il Clero al Pontificio consiglio per la Nuova evangelizzazione. Il Papa aveva annunciato la decisione lo scorso 27 ottobre, alla fine del sinodo dei vescovi, e oggi il Vaticano ha pubblicato due «Motu proprio» di Benedetto XVI che attuano il provvedimento.

Al «ministero» per il Clero va dunque tutta la giurisdizione riguardo i seminari e la formazione dei sacerdoti. Al Pontificio consiglio per la nuova evangelizzazione «passa» tutto quanto riguarda la catechesi, compreso il monitoraggio di tutti i catechismi preparati dalla diverse conferenze episcopali del mondo, o i testi per l’insegnamento della religione nelle scuole. In questo modo il Pontificio consiglio per la nuova evangelizzazione – analogamente a quanto già accaduto a quello per i laici e a Cor Unum – si vede assegnati compiti operativi e poteri non solo consultivi, ma anche decisionali.

Con il motu proprio ‘Ministrorum institutio’, pubblicato oggi, il Papa ha trasferito la competenza dei seminari dalla Congregazione per l’Educazione Cattolica alla Congregazione per il Clero. “E’ certamente un importante segnale della grande attenzione del Papa per i suoi sacerdoti, per la loro formazione e per quella, che, da più parti auspicata, dovrà essere un’autentica e profonda riforma del Clero”, afferma all”Osservatore romano’ il prefetto della congregazione del Clero, card. Mauro Piacenza. “Da più parti, appare urgente un innalzamento del tono spirituale, e perciò anche umano e culturale, dei sacerdoti”. E “particolare attenzione dovrà essere posta, poi, nell’ambito della pastorale vocazionale, al discernimento delle vocazioni, favorendo massimamente le autentiche chiamate del Signore e prevenendo, ove necessario, ogni indebita strumentalizzazione del ministero”.

In una distinta intervista a ‘Radio vaticana’, Piacenza ricorda “l’esperienza e il servizio che la Congregazione per il Clero quotidianamente compie a riguardo dei sacerdoti” e spiega: “Ci occupiamo, infatti, della loro vita, del loro ministero, della loro formazione permanente e anche di tutti i contenziosi che qualche volta nella vita possono accadere. Questa esperienza, certo, costituisce una miniera di conoscenze che a loro volta costituiscono una sorta di ‘tom tom’ per indicare le strade da percorrere nella formazione iniziale, alla luce di quello che avviene, delle esigenze che emergono lungo l’espletamento del ministero”.

L”Osservatore romano’ pubblica, inoltre, un intervento di mons. Rino Fisichella, presidente del pontificio consiglio per la Nuova evangelizzazione, al quale un secondo motu proprio, ‘Fides per doctrinam’, trasferisce dalla congregazione del Clero la competenza sulla Catechesi. “Rendere più organico il rapporto tra la catechesi e la nuova evangelizzazione permette, anzitutto, di consolidare il cammino che il concilio Vaticano II ha voluto esprimere in modo innovativo per le diverse tappe della missione della Chiesa nel suo compito di evangelizzare”, afferma Fisichella. “Nello stesso tempo, offre al progetto della nuova evangelizzazione uno strumento quanto mai qualificato per delineare maggiormente il percorso che è chiamata a intraprendere”.